LUGANO – Una promozione in odor di polemiche per il Lugano. La tempesta si è abbattuta sui bianconeri prima con le dichiarazioni di Bordoli, che si sono poi tradotte nella sua partenza, e ora con una procedura disciplinare aperta dalla Swiss Football League.
Insieme al Lugano, nel mirino della Commissione disciplinare della Lega anche lo Sciaffusa per una violazione del regolamento di gioco dell'Associazione svizzera di calcio. Ma il procedimento, come ha chiarito la Swiss Football League contattata dal Corriere del Ticino, riguarda unicamente alcuni dei giocatori delle due squadre e non i rispettivi club. L’ipotesi da accertare è che alcuni calciatori bianconeri abbiano promesso dei premi in denaro ai renani in caso di una loro vittoria contro una terza squadra. Terza squadra che, da facili congetture, potrebbe essere il Servette, rivale del Lugano nella promozione in Super League.
Un ‘incentivo’ che, appunto, viola il regolamento dell'Associazione svizzera di calcio, che stabilisce anche le pene in caso di infrazioni. Se verificato, l’episodio potrebbe quindi portare dal solo ammonimento alla squalifica per i giocatori coinvolti. Ma se emergesse una corresponsabilità da parte delle società, a saltare potrebbe essere la stessa licenza di gioco.
Intanto, a notizia trapelata, il club ha risposto tramite un breve comunicato sul proprio sito internet chiarendo che “respinge ogni illazione. E' stata comunque avviata una verifica interna. Sino al termine del procedimento disciplinare nessun dirigente e nessun tesserato del club bianconero rilascerà dichiarazioni”.