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21.06.2015 - 09:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Milo Moirè, confessioni dell'esibizi-artista svizzera che dipinge con la vagina e gira nuda per mostre e città

La giovane alla Schweizer Illustrierte: "In 'Plop Egg' l'uovo rappresenta lo stadio primordiale della vita e il suo inserimento nella vagina il concepimento. Gli schizzi che si disegnano sulla tela sono invece la nascita di un'esistenza"

BERNA - La giovane e avvenente svizzera Milo Moiré si considera un’artista incompresa. Ma ogni volta che entra in scena nelle sue installazioni fa discutere e suscita anche un po’ di scandalo, perché è sempre rigorosamente nuda come mamma l’ha fatta. Esibizionista o artista? Forse “Esibiziartista”. Il Caffè propone oggi un ritratto della Moirè riprendendo un intervista concessa al settimanale zurighese Schweizer Illustrierte.
Sulla lama del rasoio dello scandalo, la giovane elvetica, laureata in psicologia a Berna e con un passato da modella, ha camminato quando qualche mese fa a Colonia ha dato vita a un “quadro” realizzato con uova colorate espulse dalla sua vagina.
L'installazione "Plop Egg" (guarda il video) ha fatto il giro del mondo, causando reazioni controverse. Il risultato della sua performance è appeso nel salotto del loft di Düsseldorf che divide con il suo fidanzato, il fotografo Peter Palm. 

Milo Moiré ama definirsi artista concettuale: ogni movimento, ogni frammento è studiato a tavolino. E per tenere lontano i malintenzionati, da qualche tempo ha ingaggiato una guardia del corpo. "Può sempre succedere che si avvicini un ubriaco o un maniaco - dice -. Il rischio è grosso e io non voglio essere al centro dell'attenzione di questi brutti personaggi". 

All'edizione dell'anno scorso di Art Basel avrebbe voluto accedere nuda, ma non le fu permesso. Qualche tempo dopo fu scacciata dal museo di Munster, in Germania, perché ancora una volta in tenuta adamitica stava visitando la mostra "Die Nackte Leben" (La vita nuda) con un neonato fra le braccia. "Quella volta volli misurare  quanta differenza la mente umana può sopportare tra l'astrazione e la verità", afferma.

E aggiunge: "Non ho mai l'intenzione di scioccare, voglio solo superare alcune barriere. Ad esempio in 'Plop Egg' l'uovo rappresenta lo stadio più primordiale della vita e il suo inserimento nella vagina il concepimento. La fuoriuscita e gli schizzi che si disegnano sulla tela sottostante sono invece la nascita di un'esistenza".
 
"I bambini sono i più spontanei – ha detto alla Schweizer Illustrierte -, perché non hanno pensieri peccaminosi. Mi domandano, ad esempio, se non ho abbastanza soldi per comprarmi i vestiti". 

 

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