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Cronaca
30.06.2015 - 20:400
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Duro colpo per la ristorazione luganese: chiude il “Salumaio di Montenapoleone”

La famiglia milanese Stoppani, che opera da anni nell’alta ristorazione e nella gastronomia, aveva deciso di puntare su Lugano, rilevando l’ex Parco Saroli. Ma l’operazione si è rivelata troppo onerosa e così saltano anche una dozzina di posti di lavoro

LUGANO – Un altro duro colpo per la ristorazione luganese: il “Salumaio di Montenapoleone”, aperto due anni fa al piano terreno dell’ex Banca del Gottardo (ora sede dellaBSI), chiude i battenti.

Salta così una dozzina di posti di lavoro e scompare (forse definitivamente) un locale “storico” della city: il Parco Saroli, come si chiamava prima di essere rilevato dalla famiglia milanese Stoppani, che opera da decenni nella gastronomia e nell’alta ristorazione.

Gli Stoppani, per intenderci, erano i proprietari del mitico Peck di Milano e del ristorante che oggi è di Carlo Cracco, e gestiscono il “Salumaio di Montenapoleone” (dove accanto alla ristorazione propongono alta gastronomia), un marchio che hanno voluto portare anche sul Ceresio.

Ma questa operazione invece di produrre utili ha generato perdite rilevanti, anche a causa degli onerosi costi dell’amministrazione, affidata a una società ticinese. La BSI aveva garantito al Salumaio un certo numero di clienti, che però non sono arrivati. La crisi della piazza finanziaria si riflette un po’ su tutta l’economia della città.

La famiglia Stoppani ha così deciso di chiudere il ristorante e in questi giorni, a malincuore, ha licenziato tutto il personale del Salumaio.

emmebi

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