"Che differenza c'è tra una donna e un cane? Il prezzo del collare!": scoppia la polemica sulla battutaccia sessista sulle bustine dello zucchero

BELLINZONA - "Che differenza c'è tra una donna e un cane? Il prezzo del collare!". Una battutaccia sessista stampata su una bustina da zucchero. Un tipo di bustina presente in diversi bar e ristoranti del Cantone. Una "trovata" per nulla divertente per il gruppo Donne Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa che, in un comunicato stampa firmato da Françoise Gehring e Linda Cortesi, si scagliano contro la berzelletta che, citiamo, "rende drammaticamente omaggio al livello culturale di questo paese, che spesso considera satira gli insulti e le più avvilenti manifestazioni di sessismo." "Quello di cui alcuni non si rendono conto - si legge ancora nella nota - è che le battute sessiste espongono sempre al ridicolo il genere femminile. Non serve nemmeno fare prima una battuta sessista sugli uomini e poi una sulle donne, per garantire una sorta di “par condicio” del cattivo gusto. Il punto è che la bustina di zucchero è tutt’altro che innocua, perché veicola e banalizza manifestazioni di sessismo sempre più diffuse e che vanno ben al di là di un semplice involucro". "La differenza vera - concludono Françoise Gehring e Linda Cortesi- è nell’atteggiamento di fronte alle svariate forme di sessismo. Contestare gli uomini in questi frangenti può essere impegnativo, ma ne vale la pena, perché in questo modo ognuno di noi sa di fare la propria parte per creare un mondo dove porre fine alla violenza sulle donne è una cosa seria. E dove il sessismo non è più qualcosa di cui ridere. Nemmeno se veicolato da una candida bustina di zucchero."