LUGANO – Scatterà la raccolta firme sul credito di 102 milioni di franchi, in venti anni, approvato lunedì dal Consiglio comunale di Lugano per finanziare le opere del Piano del trasporti del Luganese e del PAL2. Ad annunciare il referendum è un fronte formato da socialisti, Verdi, Partito Comunista, a cui si aggiungono alcuni consiglieri comunali cittadini di altri partiti, l'Associazione traffico e ambiente, Cittadini per il territorio e altri gruppi ambientalisti.
Fra gli obbiettivi del credito, sostenere la nuova stazione ferroviaria di Lugano, la prima tappa della rete tram-treno, la circonvallazione Agno-Bioggio, il piano di pronto intervento del Vedeggio e del Basso Malcantone e gli interventi nella viabilità dell’area di Cornaredo.
Contro il disegno era stato presentato un rapporto di minoranza redatto da Marco Jermini, Martino Rossi e Fausto Beretta-Piccoli, su cui si basano le motivazioni dei referendisti, ossia: il progetto ha un interesse pubblico complessivo insufficiente e si chiedeva inoltre all’Esecutivo di depennare dal credito, per rivedere e ottimizzare, diverse voci tra cui la tratta Lugano-Bioggio del tram, il nodo intermodale di Molinazzo, la circonvallazione e la viabilità del Pian Scairolo.
Il Consiglio Comunale, con i sì di Lega, PPD e la maggioranza del PLR, ha però approvato il credito con 35 favorevoli e 11 contrari.