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Cronaca
04.07.2015 - 10:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Locarno: scatta la campagna per salvare il Parco Balli, “l’ultimo polmone verde della Città Vecchia”

Promossa da un gruppo di cittadini locarnesi coordinati dalla STAN, la campagna verrà presentata questa sera a Casa Borgo, l’ex Casa Balli. Obbiettivo: creare le premesse per salvare il parco e restituirlo al pubblico

LOCARNO – Il Parco Balli di Locarno torna a far parlare di sé: questa sera verrà infatti presentata la campagna per salvare “l’ultimo polmone verde della Città Vecchia”, promossa da un gruppo formato da diversi cittadini locarnesi coordinati dalla STAN, la Società Ticinese per l’Arte e la Natura.

La presentazione avverrà questa sera presso la Casa Borgo, ex Casa Balli – la villa al lato del parco che ospitò il City Garden nell’estate 2010  – nell’ambito della serata Borgo Live, con esibizioni dal vivo di diversi gruppi locali. Due i momenti previsti per illustrare agli interessati il programma del gruppo promotore: dalle 18 alle 18.30 e dalle 20.00 alle 20.30.

Sul piatto non esiste ancora un progetto univoco, prerequisito resta infatti la possibilità di trovare finanziamenti. Possibilità che il gruppo promotore spera di concretizzare guardando sia a Locarno sia ad altre parti del Cantone e della Svizzera per ottenere gli appoggi che, in varie modalità, permettano l’avvio concreto dell’operazione.

Punto cardine resta quello di creare le premesse per salvare il parco, “non escludendo – pragmaticamente – altre utilizzazioni complementari del sedime, in primo luogo utilizzazioni di interesse pubblico, ma anche a determinate condizioni con parziali interessenze private”.

Realisticamente, spiega in una nota la STAN, si mira ad un acquisto del sedime a un prezzo ragionevole (o alternativamente: ad un affitto tramite un diritto di superficie a lungo termine), in quanto l’autorità comunale non sembra intenzionata a procedere a un dezonamento puro e semplice dello stesso né ad acquistarlo direttamente per farne un parco. Il Comune potrebbe però essere eventualmente disposto a collaborare all’operazione, con lo scopo di poter ricavare dei parcheggi sotterranei sul sedime, in sostituzione dei parcheggi in superficie in città vecchia che si intenderebbero sopprimere.

Questa nuova iniziativa segue le due petizioni lanciate per salvare il Parco Balli, l’ultima delle quali, nell’estate 2013, raccolse quasi 8mila firme testimoniando la forte volontà nella popolazione di mantenere lo storico parco.

Per il parco, ricorda infine la STAN ripercorrendone la lunga vicenda, furono presentate diverse domande di costruzione da parte dei proprietari al fine di edificarvi una palazzina. Domande che si arenarono: a due riprese il Municipio negò la relativa licenza edilizia; poi, due anni fa, il Comune promulgò un blocco del sedime nell’ambito dello studio della variante “Beni culturali”, in quanto l’Ufficio cantonale preposto suggeriva la messa sotto protezione (tra altri oggetti) del Parco Balli con tutte le sue componenti storiche (serra-veranda, orangerie, grotte, scalinata e muro di sostegno).

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