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Politica e Potere
06.07.2015 - 16:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Cronache da Rodi, Rusconi: "Situazione grave: si può pagare solo in contanti". E propone: "Perché la Svizzera non compra un'isola greca?"

Il Consigliere Nazionale dalla Grecia: "Nel mio albergo già 700 disdette. Tsipras ha vinto con gli slogan dell'UDC". E poi lancia l'idea shock: "Ma non lo dico per scherzare: i greci avrebbero un po' di soldi e la Svizzera finalmente l'accesso al mare"

RODI – Cronache da Rodi. Cronache del giorno dopo. Cronache controcorrente rispetto all'entusiasmo con cui molti, anche nel suo partito, hanno accolto l'esito del referendum in Grecia. Pierre Rusconi lo avevamo sentito qualche giorno fa, quando le banche avevano appena chiuso e i greci potevano prelevare ancora 60 Euro a testa al giorno. Oggi, secondo il racconto che ci fa direttamente dall'isola greca il Consigliere Nazionale UDC, le cose sono peggiorate. E di molto. Accanto all'euforia di aver dato lo schiaffone all'Europa della troika – menato da quasi il 60% degli elettori – c'è dell'altro. Naturalmente, lo premettiamo, Rusconi non è osservatore neutrale. Lui ha un'opinione ben precisa: in questa vicenda ha ragione l'UE e Frau Merkel. E con il voto di ieri i greci hanno commesso un grave errore. Ma detto ciò il suo racconto, oltre che di opinioni, è fatto anche di fatti concreti, ascoltati dalla viva voce dei greci e toccati con mano. Val la pena di ascoltarli. "Nella struttura in cui mi trovo, un hotel internazionale con la possibilità di accogliere 2'000 persone – esordisce Rusconi – per il prossimo mese hanno già ricevuto 700 disdette. È un pessimo segnale perché con le mete del nord Africa in forte sofferenza a causa del terrorismo, qui avrebbero dovuto fare il pienone a mani basse tutta l'estate. E invece il vento sta girando pericolosamente. Le faccio un altro esempio per spiegarle quello che sta accadendo qui: stamattina sono andato a noleggiare la macchina e non hanno voluto farmi pagare con la carta di credito. "Solo contanti, altrimenti niente macchina", mi hanno detto". E allora come spiega il risultato popolare? "Quelli che lavorano in proprio sono disperati, mentre chi lavora per lo Stato o è disoccupato, la maggioranza, probabilmente non coglie la reale portata di quello che sta per succedere. Ieri c'era una coppia di svizzeri che avrebbero voluto fermarsi ancora un paio di giorni ma anche a loro è stato chiesto di pagare in contanti e, non avendone a sufficienza, hanno dovuto partire. È ovvio: il limite di prelevamento, la mancanza di cash, è devastante per chi deve mandare avanti un'attività". Quindi lei è il turista perfetto da rapinare…"Io sono partito con 800 Euro, avendo pagato gran parte del viaggio dalla Svizzera. Mi sono rimasti giusti giusti i soldi per prendere il taxi domani e andare in aeroporto. Non avrei potuto rimanere neanche io. C'è un problema di liquidità gigantesco: nessuno accetta più carte di credito". Rusconi, però, da come la racconta lei proprio non si spiega il risultato popolare: "Diciamo la verità, Tsipras e i suoi l'hanno venduta molto bene: padroni in casa nostra, ce la facciamo benissimo da soli, l'Europa deve accettare le nostre condizioni...tantissimo nazionalismo". Sembra di sentire l'UDC: "Sì, in un certo senso sì, è vero. Naturalmente se ci limitiamo agli slogan sembrava l'UDC di sinistra. Poi naturalmente c'è la sostanza: la Svizzera non fa parte dell'UE e soprattutto non abbiamo i debiti dei greci. In ogni caso ieri per me ha vinto la democrazia ma ha perso la Grecia". Qual è la sua sensazione da lì: quando riapriranno le banche? "Secondo me almeno per una settimana resteranno chiuse. C'è un problema politico gigantesco: chi gli va a dire alla Spagna, al Portogallo, all'Italia, tutti Paesi che hanno fatto i sacrifici che i greci non vogliono fare, che per Tsipras l'Europa fa un'eccezione. È inaccettabile anche perché altrimenti tutti si metterebbero a fare lo stesso referendum e l'UE sprofonderebbe definitivamente nel caos". In conclusione: lei oggi ha presentato un'interrogazione al Consiglio Federale per capire quali effetti avrebbe sulla Svizzera, e quali costi, la possibile uscita dall'Euro della Grecia. In particolare ha chiesto se la BNS detiene strumenti di debito pubblico greco. "Sì, e avrei anche una proposta. Perché non ci impegniamo anche noi nel salvataggio della Grecia, ad esempio comprando una delle loro isole?". Sta scherzando? "No, perché? Noi potremmo condonare l'eventuale debito che hanno nei nostri confronti o dargli un po' di soldi in cambio di un'isola. In questo modo la Svizzera avrebbe l'unica cosa che gli manca: l'accesso al mare. E inoltre i nostri concittadini potrebbero andare in vacanza in tutta sicurezza sulla nostra isola". AELLE
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