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31.07.2015 - 12:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Permessi e certificati penali, scende in campo Fabio Regazzi: "Io sto con Gobbi". E 'pettina' Lara Comi: "Abbassi i toni e si dia una regolata!"

"Comi è partita lancia in resta nella sua personale crociata chiamando addirittura in causa l'UE". E il consigliere nazionale torna anche sulla patente nautica: "Perchè Comi non porta il caso a Bruxxelles?"

GORDOLA – Il consigliere nazionale Fabio Regazzi va giù duro e interviene nella polemica italo-svizzera sui certificati penali per frontalieri e dimoranti. Regazzi difende la misura voluta nei mesi scorsi dal ministro delle istituzioni Norman Gobbi e “pettina” l’eurodeputata Lara Comi, che non ha perso l’occasione per calare sentenze contro il Ticino (leggi qui). Io sto con Gobbi, scrive il consigliere nazionale su Facebook, e la Comi si dia una regolata.
Ecco il suo post. “Ogni estate che si rispetti ha il suo tormentone. Quest'anno a tenere banco è la richiesta dell'estratto del casellario giudiziale per i cittadini italiani che fanno domanda di un permesso B e G voluta dal Capo del Dipartimento delle Istituzioni. Apriti cielo! L'eurodeputata Lara Comi (per altro non nuova a simili exploit) è partita lancia in resta nella sua personale crociata chiamando addirittura in causa l'UE alla quale chiede di aprire una procedura d'infrazione contro la Svizzera.

Il mio giudizio è chiaro: si tratta della classica "tempesta in un bicchier d'acqua" per osteggiare una semplice misura amministrativa che ritengo del tutto legittima e per nulla vessatoria, per cui io sto dalla parte di Norman Gobbi.
Ma se davvero vogliamo parlare di provvedimenti discriminatori vorrei ricordare alla signora Comi e agli organi competenti dell'UE che la Svizzera continua ad essere presente senza validi motivi sulle black list italiane, con grave danno per i nostri operatori economici.
Per non parlare della questione della tassazione dei frontalieri, che si basa su un accordo risalente al 1974 molto più vantaggioso per l'Italia. Temi decisamente più rilevanti che sembrano però lasciare indifferente l'euro deputata in questione, intenta a cercare visibilità una questione del tutto marginale. Se posso permettermi un consiglio, che temo non giungerà a destinazione, le suggerirei di abbassare i toni e di darsi una regolata per non peggiorare una situazione già di per sé tesa”.

Regazzi ha anche commentato l’articolo odierno di liberatv che racconta la storia di un giovane multato per aver pilotato sul Ceresio una barca da 40 cavalli (leggi qui). E anche in questo caso tira in ballo Lara Comi. Scrive: “Purtroppo sono stato facile profeta! Spero veramente che anche grazie al mio atto parlamentare il Consiglio federale intervenga per risolvere questa iniqua disparità di trattamento. A meno che l'eurodeputata Comi voglia portare la questione a Bruxelles...”.

Red

 

 

 

 

 

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