Sommaruga al contrattacco: “L'UDC fa campagna sui profughi. La paura può fare molto rumore, ma i cittadini sanno chi propone soluzioni e chi no”

BERNA – “Con la paura si può fare molto rumore e c’è un partito che fa campagna elettorale con il tema dell'asilo”. A parlare è la consigliera federale Simonetta Sommaruga che, spesso criticata dall’UDC per la sua politica in materia di profughi, risponde alle accuse.

La dichiarazione è uno stralcio dell’intervista concessa alla Schweizerische Illustrierte in edicola domani ma di cui sono state diffuse stasera anticipazioni, in cui la ministra della giustizia affronta anche il tema dell’immigrazione e dello scontro con gli antagonisti democentristi.

“Penso che i cittadini sappiano chi propone soluzioni praticabili e chi no”, afferma la presidente della Confederazione aggiungendo che la popolazione svizzera appoggia la sua politica. L’ultima revisione della legge sull’asilo, ricorda, è stata approvata a netta maggioranza dal 78% dei votanti. “La popolazione nota che la Confederazione e i cantoni lavorano bene insieme. Abbiamo accelerato le procedure e creato centri d'asilo”.

Sommaruga riconosce però che negli ultimi mesi vi è stato un netto aumento delle richieste di asilo. Ma si tratta, spiega, di una dinamica che si registra nell’intera Europa. Mentre, sottolinea, il numero di domande ricevute dalla Svizzera rispetto al totale di quelle presentate nel continente è al momento al più basso livello degli ultimi 15 anni.

La ministra taglia quindi corto su uno dei punti spesso sollevati dalla destra: l’immigrazione massiccia metterebbe in pericolo l’identità svizzera. “Sono timori vecchi quanto la stessa umanità”, commenta Sommaruga rivolgendo una stoccata alla controparte: “Se sono correttamente informata il signor Blocher ha antenati tedeschi e il signor Bortoluzzi italiani: entrambe le cose non hanno mai messo in pericolo la nostra identità”.