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27.08.2015 - 08:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Confessioni di un creativo: Cerno e i 15 anni dei Vad Vuc... "Era il Natale del 2000. Vi racconto il perchè di questo nome". E tutto il resto è grafica

Il chitarrista e vocalist rievoca la storia del suo gruppo, dalla nascita al concerto con Van Der Sfroos e parla della sua professione di grafico

LUGANO – La grafica è il suo lavoro. La musica la sua passione. Michele Carobbio, in arte Cerno, è creativo e puntiglioso su entrambi i versanti: il segno e le note, la forma e la musica. I suoi due mondi si chiamano Vad Vuc (acronimo di “van a dà via ul cü”, spiega), che oggi è tra i più importanti e seguiti gruppi ticinesi, e MadBall.ch.

MadBall: un nome originale per un’agenzia di grafica e comunicazione…
“Non lo nego. Volevamo chiamarla ‘maa da ball’ cioè ‘male alle palle’, poi io e i miei soci abbiamo optato per Mad Ball, che significa palla pazza”.

Ma iniziamo dalla musica, Cerno. Iniziamo dai Vad Vuc…
“Ok. Ai tempi del liceo avevamo un gruppo che si chiamava Boves Insani, ‘Mucche pazze’ in latino insomma. Eravamo in quattro, poi siamo rimasti in due, io e il batterista Miske, e abbiamo fondato i The Vad Vuc. La musica irlandese e bretone, e la musica popolare in genere sono la nostra base, ma le interpretiamo con un piglio un po’ punk, anche se usiamo strumenti acustici. Spaziamo dal folk celtico a quello ticinese - alcuni brani sono in dialetto - senza tralasciare certe sonorità africane”.

E son già passati quindici anni!
“Esatto, i Vad Vuc sono nati il 25 dicembre del 2000, quindi spegneremo quindici candeline. L’idea di costituire una nuova band era già nell’aria, così io e Miscke abbiamo coinvolto due amici e il giorno di Natale l’ho chiamato e gli ho detto: ‘Domani proviamo? Tanto il 26 dicembre è tutto chiuso’. Così sono nati i The Vad Vuc”.

In un anno il complesso va in tournee con 25-30 concerti (in Ticino, nel resto della Svizzera e all’estero), ma nei primi anni - 2003 e 2004 – i Vad Vuc sono arrivati a oltre 45 date all’anno, il che vuol dire quasi un ‘live’ a settimana.
“Un impegno insostenibile, anche perché nessuno di noi vive di musica, quindi abbiamo ridotto le date. Il prossimo concerto sarà nei pressi di Roma, dove suoneremo a una festa d’autunno”.

L’apice del successo e della popolarità è stato nel 2012, quando i Vad Vuc hanno suonato con Davide van Der Sfroos in un forum di Assago strapieno. “È stata un’esperienza fantastica”, dice Cerno.

Fin qui la musica (per ulteriori informazioni: https://it.wikipedia.org/wiki/The_Vad_Vuchttp://www.vadvuc.ch/). Tutto il resto è grafica. “A MadBall siamo in tre e ci occupiamo a tutto tondo di comunicazione visiva, grafica tradizionale, programmazione di siti web, campagne pubblicitarie, libri, editoria, livree per veicoli da corsa, illustrazioni… Io mi occupo prevalentemente di grafica tradizionale e di illustrazione”.
E la comunicazione politica in Ticino, dopo mesi di campagna per le Cantonali e in vista della campagna per le Federali di ottobre? Che giudizio si può dare?
“Certe campagne sono un po’ fini a se stesse e poco originali: se si cambia il logo del partito e se ne mette un altro non se ne accorge quasi nessuno. Quindi, e lo dico con pieno rispetto per il lavoro dei colleghi, non sempre in politica vediamo campagne di comunicazione efficaci. È chiaro, dipende anche dai committenti: i partiti o i candidati che osano sono pochi. E osare per me vuol dire soprattutto mettere le proprie idee nero su bianco”.

Marco Bazzi 

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