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Cronaca
31.08.2015 - 06:280
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Morte al rally di fine agosto: il Ticino piange Stefano Campana e Robin Munz. Il direttore di gara: "Non c'è stato nulla da fare..."

38 e 21 anni, le due vittime erano entrambe della Val Colla. L'ispettore di gara che si trovava sul posto ha soccorso l'equipaggio ma non è riuscito ad aprire le portiere dell'auto, che ha preso fuoco

CARLAZZO – È una tragedia che ha sconvolto il Ticino quella accaduta ieri pomeriggio poco prima delle 18,30 a Carlazzo. A Stefano Campana, 38 anni, al volante della sua Renault Clio R3, e a Robin Munz, 21 anni, mancavano pochi chilometri per concludere la quarta e ultima prova del rally Barelli Ronde, con partenza e arrivo a Porlezza. È bastato un attimo: Campana ha perso il controllo dell’auto che, dopo essersi schiantata contro il muro che costeggia quel tratto di strada, ha preso fuoco. Il pilota e il suo navigatore, in gara con la scuderia Racing Team, sono morti carbonizzati. Erano entrambi della Val Colla: Campana, di Curtina e Munz di Cimadera, rispettivamente pilota e navigatore. Il primo era sposato e padre di due figli, e aveva da poco rilevato un garage a Viganello. Munz, divenuto padre da poco, lavorava invece nell’azienda di famiglia a Lugano. Erano entrambi piloti esperti e animati da una grande passione.
L’auto dell’equipaggio ticinese stava percorrendo la parte del tracciato chiamata ‘punto veloce’. Il direttore di gara, Roberto Ledda, ha ricostruito la dinamica dell’incidente: la Clio ha urtato con violenza il fianco destro contro un muretto situato sul bordo destro della carreggiata, finendo poi contro il guardrail di sinistra e terminando la sua corsa sul lato destro della strada”.
Campana e Munz stati raggiunti immediatamente dal commissario di gara che si trovava sul posto che ha subito allertato i soccorsi sia medici che antincendio. Lo stesso commissario, racconta Ledda, ha tentato di soccorrere le due vittime, che però erano incoscienti all’interno dell’abitacolo.
“Purtroppo le condizioni della vettura gli hanno impedito di aprire gli sportelli laterali della Renault che nel frattempo prendeva fuoco con un’improvvisa vampata”.
Intanto dalla postazione numero 42 partivano i soccorsi: ambulanza con medico, ufficiali e carro attrezzi con estintori. “Si sono subito prodigati per domare le fiamme ma tutti gli sforzi sono stati vani”, racconta ancora Ledda, secondo il quale la tragedia si è consumata nel giro di un solo minuto.
Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri di Menaggio, ma per l’equipaggio ticinese non c’era più nulla da fare.
“Non è ancora possibile stabilire le cause del decesso”, ha spiegato il medico di gara Antonino Lipari, che durante il sopralluogo con il personale sanitario non ha potuto far altro che “constatare il decesso dei due concorrenti”.
Prima della gara pilota e navigatore avevano ripetutamente provato il percorso, ma ieri qualcosa è andato storto. Che cosa esattamente ancora non si sa: un guasto, un errore umano, la velocità eccessiva?

Red

 

 

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