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Politica e Potere
02.09.2015 - 14:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Vertice tra Consiglio di Stato e leader politici, Rocco punzecchia il Governo: "Mi aspettavo di più. Preventivo fragile e ancora troppo dipartimentalismo..."

Il presidente del PLR riconosce l'impegno dei ministri, ma dice: "L'obiettivo di una riforma strutturale della spesa pubblica mi pare lontano, E mi aspettavo almeno una bozza di piano di investimenti"

BELLINZONA - “Posso capire che…”. Le prima parole di, Rocco Cattaneo, sono improntate alla comprensione e non certo all’intransigenza o alla critica pura e dura. Ma si capisce che il presidente del PLR non è esattamente entusiasta dell’incontro svoltosi oggi a Bellinzona tra i leader delle forze politiche e il Consiglio di Stato.

Cattaneo, che negli ultimi mesi è stato, tra i presidenti di partito, il più attivo nello stimolare il Governo a iniziare con una nuova mentalità la legislatura, dall’incontro di oggi si attendeva qualcosa di più. Forse non il Piano Marshall da due miliardi di investimenti nel quadriennio – una delle proposte che ha formulato in campagna elettorale, ottenendo anche il consenso di alcuni economisti -, ma almeno un segnale in quella direzione.

“Non lo nego – dice a liberatv -. Avrei voluto vedere già oggi almeno una bozza di piano, suddivisa in investimenti di ‘mantenimento’ e di ‘sviluppo’, come avevo suggerito. Ma capisco che non sono operazioni semplici, che ci sono molte priorità. Credo che questo Governo ce la stia mettendo tutta. Trovo anche sia molto positivo il fatto che informi e coinvolge i presidenti e i capigruppo in modo regolare. Ho tuttavia l’impressione che non sia ancora riuscito a superare il limite del dipartimentalismo”.

Insomma, a quattro mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio di Stato il giudizio di Cattaneo è in chiaro-scuro: “Mi pare che l’obiettivo di un vero risanamento delle finanze nei prossimi quattro anni sia ancora lontano: vedo piuttosto esercizi di equilibrismo per mantenere il deficit sotto la soglia che farebbe entrare in vigore il moltiplicatore cantonale”.

Non sappiamo ancora che accoglienza avrà in Gran Consiglio la nuova proposta di “tassa di collegamento” formulata dal ministro Claudio Zali – aggiunge il presidente del PLR -, non sappiamo come evolveranno le entrate fiscali, e se avremo un riversamento di utili dalla Banca Nazionale…
“È chiaro: nessuno è profeta, ma questi che ho citato sono tutti elementi di incertezza che a mio avviso fanno apparire un po’ fragile il preventivo. Malgrado gli sforzi, ripeto”.

Il preventivo 2016, infatti, è stato uno dei temi centrali dell’incontro odierno.
“Il Consiglio di Stato – si legge in una nota diramata dalla Cancelleria - ha riassunto gli obiettivi di fondo perseguiti con il preventivo 2016 del Cantone, e presentato le misure di rientro individuate per ridurre il deficit a un limite massimo di 90 milioni di franchi. L’avvicinamento al pareggio di bilancio – risultato che il Governo intende ottenere entro la fine del 2018 – è stato perseguito in particolare contenendo la tendenza all’aumento della spesa nei singoli settori, con l’obiettivo di limitare la crescita dei costi senza intaccare la qualità dei servizi”.

Insomma, la volontà di rimettere in carreggiata i conti pubblici c’è. Ma Cattaneo, come ha ripetutamente affermato in questi mesi, si aspetta qualcosa di più: una riforma strutturale della spesa pubblica, non solo per raggiungere il pareggio di bilancio, ma anche per liberare risorse da destinare a nuovi investimenti. In primo luogo investimenti che favoriscano e sostengano il rilancio economico.

“Il Consiglio di Stato – conclude - ci ha promesso che in primavera presenterà il piano degli investimenti e le misure strutturali di contenimento della spesa”.

Ma in primavera sarà già passato un anno dalle elezioni…

emmebi

 

 

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