Lancio di petardi, sospesa Mendrisio-Baden. Il club di Engel: “Inqualificabili, nulla a che fare con il calcio. Da parte nostra delusione e rabbia”

MENDRISIO – Il lancio di petardi e poi la sospensione della partita. Nemmeno la Prima Lega  Classis fa malauguratamente eccezione ai casi di disordini e intemperanze che si accendono nel calcio svizzero. A essere interrotta, al 58esimo, è stata la partita tra Mendrisio e Baden che si stava giocando al Comunale. L’arbitro, trovatosi costretto per la seconda volta a fermare la partita a causa del lancio di petardi sul terreno da gioco da parte dei tifosi ospiti argoviesi, ha deciso di sospendere la partita per proteggere l’incolumità dei giocatori.

Un episodio increscioso su cui prende posizione lo stesso comitato del FC Mendrisio. Ecco la nota inviata dal club di Karl Engel:

Il comitato del FC Mendrisio, pur avendo preso tutte le misure di sicurezza imposte dalla ASF (Associazione Svizzera di Football) – mai immaginate come necessarie per un incontro di Prima Lega (14 agenti di sicurezza all’interno dello stadio e 2 sezioni complete di agenti MO della Polizia comunale cittadina che ha dovuto chiedere man forte ai colleghi di altri corpi di polizia del Cantone), si è sentito sopraffatto dal comportamento di un parte di sedicenti tifosi che hanno rovinato quella che doveva essere soltanto una festa del calcio.

Questi inqualificabili comportamenti che  - giova ricordarlo - nulla hanno a che fare con un sano ed appassionato sostegno alla propria squadra, hanno purtroppo indotto la terna arbitrale a sospendere definitivamente la partita al 58°.

Delusione e rabbia sono condivise dai dirigenti e dai giocatori che in tal modo si sono sentiti privati del diritto di giocarsela lealmente sul campo; al momento della sospensione il Mendrisio era in vantaggio per 1 a 0.

Il comitato si riserva di mettere in atto ulteriori misure atte a garantire il regolare svolgimento delle partite al Comunale.