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Cronaca
05.10.2015 - 11:000
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

BravoFly, da agenzia di viaggio ad azienda digitale per evitare i salari minimi. Lorenzo Jelmini spara: "Qui qualcuno fa il furbo. E la Lega di Chiasso da che parte sta?"

Il sindacalista dell'OCST: "I leghisti di Chiasso si battono per opporsi ai frontalieri ma poi si impegnano per escludere dal contratto normale un'azienda che occupa quasi solo frontalieri"

CHIASSO – “Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i politici, in particolare gli amici leghisti di Chiasso…”. Lorenzo Jelmini, deputato pipidino e sindacalista dell’Ocst, lancia sul suo profilo Facebook una stoccata alla Lega di Chiasso sul caso dell’agenzia di viaggi Bravofly che propone voli aerei superscontati. Poco prima dell’introduzione del contratto normale di lavoro per le agenzie di viaggio, la Bravofly ha infatti cambiato settore: non più agenzia ma azienda del commercio digitale. È chiaro che l’obiettivo dell’azienda era evitare di essere assoggettata al contratto e ai relativi minimi salariali. La cosa non è stata gradita dalla Commissione tripartita e nemmeno dai sindacati.
Il minimo salariale, ha fatto sapere da parte sua la direzione della BravoFly, verrà deciso nel rispetto del contesto cantonale e competitivo internazionale.

Ma l’OCST non ci sta e chiede ai leghisti di Chiasso, che in Municipio sono rappresentati dalla consigliera nazionale Roberta Pantani, cosa pensano di questo ennesimo caso di furbizia imprenditoriale.
“Il nostro desiderio come sindacalisti OCST è quella di estendere il più possibile i contratti collettivi in ogni ambito lavorativo – scrive Jelmini -. Ben venga il contratto normale di lavoro nelle agenzie di viaggio in attesa di un vero contratto collettivo. Peccato che in questo caso qualcuno faccia il furbo. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i politici, in particolare gli amici leghisti di Chiasso che tanto si battono per opporsi ai frontalieri ma poi si impegnano per escludere dal contratto normale un'azienda che occupa quasi solo frontalieri. Due pesi due misure? Attendo curioso una risposta...”.

La stoccata alla Lega sta proprio in quest’ultima frase: “si impegnano per escludere dal contratto normale un'azienda che occupa quasi solo frontalieri”.

Contattato da liberatv, Jelmini si spiega meglio: “La BravoFly è un’agenzia di viaggio sì o no? Noi come sindacato ci stiamo impegnando per difendere i lavoratori e soprattutto combattere il dumping salariale. Secondo me la Lega, che è così sensibile al tema, emi riferisco qui proprio alla Lega di Chiasso e ai suoi rappresentanti, dovrebbe battersi per far sì che le aziende che lavorano sul territorio rispettino minimi salariali decenti. Invece…”

Red

 

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