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Cronaca
08.10.2015 - 17:360
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"ADRIAGATE", le cifre dello scandalo. Adriano e Filippo Cambria: salari da 20'000 franchi, yacht da 400'000 e 15'000 di leasing per Porsche e Ferrari. Oneri sociali e imposte arretrate per 700'000 franchi. E gli operai...

Il rampollo della famiglia è in carcere con il direttore della Wir. Il padre è latitante

LUGANO – Filippo Cambria, 25 anni, è in carcere da ieri, con l’accusa di truffa, amministrazione infedele e falsità in documenti. Suo padre, Adriano, co-titolare dell’impresa edile e immobiliare Adria, è ancora latitante. Probabilmente si trova in Italia: i Cambria si erano infatti trasferiti anni fa dalla Val D’Intelvi, dove Adriano aveva iniziato la carriera come muratore. Insieme al rampollo dalla famiglia, Filippo, appunto, è stato arrestato Yves Wellauer, direttore della Banca Wir di Lugano, ex municipale di Cadro. 

Sullo sfondo delle indagini ci sono altre inchieste finanziarie – prima fra tutte quella, che porta alle sponsorizzazioni per il Moto Mondiale, che in estate ha portato in carcere Giovanni Cuzari e l’ex capo dell’ispettorato fiscale, Libero Galli –, e c’è soprattutto un’enorme girandola di denaro: un credito di 100 milioni che la Wir ha garantito all’impresa dei Cambria. Cento milioni di franchi, 60 dei quali sono stati utilizzati da Adriano e Filippo Cambria per avviare cantieri e operazioni immobiliari. Ma anche per vivere, non alla grande ma alla grandissima.

Il gruppo Cambria (l’Adria e le società ad esse collegate) adesso balla male e quasi certamente fallirà, nel qual caso si profilerà anche il reato di bancarotta fraudolenta. Non solo i Cambria non hanno versato i salari di agosto e settembre alla sessantina di operai che lavoravano per l’Adria: non hanno nemmeno pagato le imposte alla fonte e gli oneri sociali del 2014 e dell’anno in corso, per un ammontare stimato dagli inquirenti in 7/800'000 franchi. Per non dire dei fornitori edili, che attendono ancora di essere pagati.

Intanto però, la famiglia spendeva e spandeva: i due titolari dell’impresa, Adriano e Filippo, si versano stipendi faraonici. Mancano ancora i riscontri contabili ma si parla di 20'000 franchi al mese a testa, e 10'000 (già che c’erano) destinati alla fidanzata di Filippo. Poi c’è lo yacth, un 20 metri costato poco meno di 400'000 franchi. E c’è un parco macchine da 15'000 franchi al mese di leasing, composto da tre Ferrari, due Porsche e altre auto di livello. 

E poi c’è il milione di franchi versato alla società di Cuzari, la Forward, per la sponsorizzazione del Moto GP, tramite la Athinà Lux, società dei Cambria che produce occhiali di lusso. Circa 600'000 franchi di sponsoring sono usciti quest’anno.

Si legge sulle cronache del motociclismo italiano: “Il Team Forward aveva iniziato la sua nuova avventura in MotoGP con il supporto di Athinà, azienda che da poco produce e vende occhiali di lusso. Athinà nasce dalla volontà di padre e figlio, Adriano e Filippo Cambria, della AF Invest, specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari della Adria Costruzioni, della quale fa parte anche la Adria Lux, società tutte dei due precedentemente menzionati. Ma subito dopo l’arrivo della giustizia svizzera a prelevare Cuzari, Athinà ha lasciato la Forward, mettendo una pietra sopra al contratto triennale pubblicizzato dallo stesso Cuzari durante la presentazione della squadra a Milano”.
L’inchiesta coordinata dal procuratore generale John Noseda è partita proprio da lì. Oltre che dalla denuncia di una professionista che era socio in affari dei Cambria.
Ora bisognerà ricostruire tutti i flussi finanziari e capire dove sono finiti i 60 milioni ottenuti dalla Wir.

La storia dell’Adria e della famiglia Cambria

Chiudiamo con un breve ritratto di Adriano Cambria, pubblicato sul sito web dell’Adria: “Inizia a lavorare come capo mastro, nel 1978, acquisendo la sua esperienza tecnica e gestionale direttamente sul campo fino agli anni '90, quando, decide di aprire la sua impresa in Italia, svolgendo importanti lavori, nelle zone di Como, Milano e in Costa Azzurra. Nello stesso periodo inizia a operare anche come promotore immobiliare e partendo da piccole operazioni, riesce ad arrivare a blocchi di 15-20 appartamenti tanto che ancora oggi continua a operare nello scenario italiano. Nel 2012 iniziando la nuova esperienza in Ticino, parte da piccoli cantieri e ristrutturazioni, ma già dagli inizi riesce a concludere contratti sempre più importanti per conto terzi, e a consolidare la sua nuova impresa di costruzioni con un organico di circa 35 unità.Attualmente può vantare un gruppo di oltre 90 dipendenti attivi in una decina di cantieri aperti, sparsi in tutto il Cantone Ticino.

A metà del 2013, l'entrata in ditta del figlio Filippo, dà una svolta societaria molto importante, indirizzando la ditta sempre più nella promozione immobiliare propria.
I due fondano nel 2013 AF Invest sa, società immobiliare dedita alla promozione propria di operazioni.
Filippo e Adriano comprano diversi terreni nei quali sviluppano progetti e costruzioni sempre più grandi, anche con l'aiuto pervenuto agli inizi del 2014 di Gennaro Franco, direttore finanziario. In pochissimo tempo l'azienda è cresciuta a ritmi straordinari, ritagliandosi un ruolo di spicco nel mercato dell’edilizia in tutti i suoi aspetti fondamentali.
Nel 2015 Adria costruzioni sagl conta quasi 75 dipendenti e si occupa della realizzazione completa di tutte le costruzioni.
AF Invest sa, con una forza lavoro di 12 persone, si occupa di coordinare tutti i vari cantieri, le vendite associate e di diversificare il portfolio. Attualmente sono in corso 12 operazioni immobiliari, di cui, buona parte già vendute. Filippo e Adriano sono costantemente alla ricerca di terreni importanti, dove poter realizzare delle operazioni di pregio, in tutto il Canton Ticino”.

Marco Bazzi

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