LUGANO – L’ultimo sondaggio del Giornale del Popolo sembra prospettare un finale decisamente al cardiopalma per l’attribuzione degli otto seggi ticinesi al Nazionale: lo scenario più probabile resta lo status quo, con 2PLR, 3Lega/UDC, 1PS e 2PPD, ma tutto sembrerebbe giocarsi su una manciata di schede.
L’alleanza Lega/UDC recupera un po’ di terreno rispetto all’ultima proiezione, ma anche il trend in crescita dei socialisti si mantiene costante, secondo l’analista Pisani, grazie al confluire “dei “dissidenti” anti-savoiardi”. Un carico che non sarebbe sufficiente a far recuperare loro il seggio perso quattro anni fa, ma che sembra ridurre il distacco fra le due forze opposte a sole 150 schede. Briciole di fronte a cui, mette in guardia il GdP, anche il “metodo Pisani” potrebbe venir smentito.
La battaglia tra socialisti e Lega/UDC potrebbe però lasciare una terza “vittima” sul campo: il PPD. Destre e sinistra potrebbero superare il quorum e in questo caso, scrive il GdP, gli azzurri si ritroverebbero con la Peppa tencia in mano, scendendo a quota un seggio.
A una settimana da voto, ricorda infatti il GdP, sembra che gran parte degli elettori non abbia ancora imbucato le proprie schede. Tutto, quindi, può ancora accadere. Allo stato delle cose, con percentuali così risicate, rimane quindi possibile anche un terzo scenario: che il PS guadagni un seggio a svantaggio di lega, portando la formazione a due seggi per ogni schieramento.
I candidati
Sembra essersi stabilizzato il traballante seggio di Roberta Pantani, ma qualche cigolio si sente ancora. La proiezione vede tornare a Berna gli uscenti, ma se ci fosse un secondo socialista questo sarebbe Raoul Ghisletta a scapito, forse, di Pantani.
Guardando alle percentuali fra i candidati dei vari partiti si nota che Daniele Caverzasio, con il 16% delle preferenze, rimane nettamente staccato da Roberta Pantani (29%). Rocco Cattaneo sale al 20% e si avvicina a Ignazio Cassis (26%). Mentre in casa PPD resta in testa Marco Romano (38%) con una scarto del 4% su Fabio Regazzi.
E agli Stati? La camera alta non sembra prospettare grosse sorprese: riconfermati Filippo Lombardi, in testa con il 41%, e Fabio Abate (38.1%). La risalita del leghista Ghiggia (25.8%) non sembra infatti al momento tale da impensierire i due uscenti.
Si confermerebbero dunque Lombardi, in testa, e Abate. Il leghista Ghiggia allunga un po’ il passo, ma non sembra poter impensierire i due uscenti.