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Cronaca
04.04.2016 - 10:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Due giovani ticinesi si lanciano nel mondo del cinema. Aiutiamoli a realizzare il sogno del loro primo film

Omar El Araby e Francesco Granati hanno lanciato una raccolta fondi online per raccogliere i soldi necessari per post produrre il loro cortometraggio d'animazione "A City of Rust". Il regista: "Per fare film ho lasciato la vita accademica"

LUGANO – Sono due giovani ticinesi e hanno un sogno: realizzare il loro primo cortometraggio. Per farlo hanno bisogno anche del nostro piccolo aiuto. Se il lavoro sul set si è infatti già concluso, ora mancano la post produzione e la promozione per terminare il progetto. E per farlo c'è bisogno di qualche quattrino: così hanno deciso, come molti giovani cineasti o aspiranti tali, di lanciare una raccolta fondi online (clicca qui).  

Loro si chiamano Omar El Araby e Francesco Granati. Sono entrambi del Mendrisiotto e sono gli autori "A City of Rust". Si tratta ti di un cortometraggio d'animazione realizzato in stop motion. Omar è l'autore della sceneggiatura e della regia. Francesco ha invece realizzato la scenografia e i "pupazzi" che animano il film. La colonna sonora è stata curata da Giulio Granati, musicista molto conosciuto alle nostre latitudini.

Questa la trama: Galileo - inventore, esploratore e scienziato - mette in guardia gli abitanti della città in cui vive riguardo al pericolo che corrono ad utilizzare senza scrupoli le risorse della montagna che sorge ai confini del centro. Montagna che, secondo le sue ricerche, è fonte dell'energia che dà loro vita. Nonostante le sue raccomandazioni, gli scavi proseguono. E sarà proprio lo stesso Galileo a dover intervenire quando le sue previsioni si dimostreranno corrette…. 

Il film è stato girato nell'atelier di Francesco Granati (in arte Eco) a Novazzano tra dicembre 2015 e marzo 2016. E iI set è stato realizzato con materiali di recupero. 

"Per noi – ci racconta Omar El Araby – questo cortometraggio è molto importante perché rappresenta un po' il primo passo nel Mondo del cinema. Per quanto mi riguarda è il primo film su cui ho lavorato a tempo pieno". Già, perché prima Omar faceva altro, tutt'altro. Il ricercatore in fisica all'università di Amsterdam, per la precisione. 

Ma l'amore per il cinema è stato un richiamo più forte di quello per la scienza e così ha deciso di lasciare la vita accademica per dedicarsi completamente alla "settima arte". Una scelta rischiosa, insolita e controcorrente, che tuttavia Omar spiega con semplicità: "Alla fine è stato tutto  abbastanza naturale. La voglia di fare cinema è cresciuta in me piano piano fino a diventare una piccola ossessione. Facevo sempre più fatica a pensare ad altro e perciò alla fine mi sono deciso a fare il passo. Oggi sono molto felice di aver fatto questa scelta perché il cinema è quello che voglio fare e mi diverto tantissimo".  

Torniamo al film. A che pubblico volete rivolgervi e per comunicare che cosa? "È un film per tutti. Uno dei nostri principali obbiettivi era quello di ricercare la semplicità: volevamo mostrare che con poco si può fare qualcosa di bello. Con Francesco una cosa ha tirato l'altra. Di base c'era comunque la voglia di fare un progetto insieme. . Poi gli ho proposto un'animazione in stop motion chiedendogli di utilizzare dei modelli che già lui realizzava. Così un giorno mi ha mandato una foto con un'idea e a me è venuta in mente la storia. E l'avventura è cominciata…Il messaggio che vogliamo trasmettere con il nostro film è che non dobbiamo essere troppo avari ed indifferenti verso quel che ci sta intorno perché potremmo pentircene amaramente".  

E veniamo alla raccolta fondi: quanti soldi e per fare che cosa? "Il nostro obbiettivo è raggiungere circa 3'000 franchi. Questi soldi ci serviranno a finanziare una parte della post produzione, ad esempio gli effetti speciali e gli effetti sonori e poi per affittare uno studio per registrare le voci. E il resto, se rimane qualcosa, vorremmo investirlo per la promozione del film. Alla fine lo scopo è realizzare un prodotto che ci consenta di crearci una credibilità. Non arrivando da una scuola di cinema vogliamo dimostrare di essere in grado di fare qualcosa di bello capace, speriamo, di aver un certo riscontro di pubblico".

Per immergevi nel dietro le quinte "A City of Rust", con  una visita sul set accompagnata dalle considerazioni degli autori, potete cliccare qui. Per sostenere il loro progetto, invece, potete accedere al sito di raccolta fondi cliccando qui. Forza aiutiamoli, che meritano!

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