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Politica e Potere
28.04.2016 - 09:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caso Mirante: un atto di cieca e rozza arroganza. Il Nano diceva: in politica l'errore più grande è voler stravincere

Il grossolano errore dei leghisti di Taverne-Torricella non è quello di aver sottratto alla municipale socialista le Finanze ma quello di averle attribuito solo il cimitero. I regolamenti di conti vanno bene nei saloon non nelle sale delle istituzioni

di Andrea Leoni

Lo scandalo della vicenda politica che ha investito suo malgrado Amalia Mirante non è dato dal fatto che non è stata riconfermata alla guida del dicastero finanze. In democrazia è un diritto, anzi un dovere, del partito che vince le elezioni assumersi la responsabilità della cassa e, più in generale, dei dicasteri più politicamente "pesanti". E in effetti, quando ciò non accade, si critica chi schiva la peppa tencia. 

Il grossolano errore dei leghisti di Taverne-Torricella è quello di aver attribuito all'esponente socialista esclusivamente la gestione del cimitero. Dicastero che, da quanto leggiamo dalle cronache locali, non esisteva ed è insomma stato creato ad hoc per un'evidente vendetta politica. Questo significa voler umiliare l'avversario con cui invece si dovrebbe voler collaborare nell'interesse della collettività. Soprattutto in un Esecutivo, quindi su un livello di condivisione collegiale delle responsabilità tra i partiti. E tanto più in una logica di gestione comunale. 

Invece si è pensato che fosse lungimirante replicare questo atto di cieca e rozza arroganza (alla lunga politicamente dannoso per chi lo fa e non per chi lo subisce) che tante, troppe volte, i partiti storici  hanno compiuto a danno degli eletti leghisti nei vari Municipi del Cantone. I regolamenti di conti vanno bene nei saloon, non nelle sale delle istituzioni. 

Non siamo in grado di valutare la politica di Amalia Mirante alla guida del dicastero finanze di Taverne-Torricella. Non ne abbiamo gli elementi. Tuttavia, in termini generali, gestire la cassa non significa soltanto tenere i conti in ordine ma orientare le scelte politiche di fondo. E non è detto che un'economista, o una professoressa come nel caso specifico,  sia per diritto divino la persona migliore. Anche se, prima di rinunciare a determinante competenze tecniche di questo livello, sarebbe meglio contare fino a 1'000, e non fino a 10.  Temiamo non si sia contato neppure fino a 1.

Quel che però possiamo dire è che avendoci conversato due o tre volte, e non andando d'accordo su tutto, riteniamo che Amalia Mirante sia una delle intelligenze più vivaci, preziose e indipendenti a cui il Canton Ticino prima, e la sinistra poi, potranno fortunatamente continuare ad attingere. 

E ai leghisti di Taverne ci permettiamo di ricordare quel che Giuliano Bignasca ci ha detto molte volte conversando di politica: non bisogna mai commettere l'errore di voler stravincere. Cioè di essere arroganti e di voler schiacciare gli avversari dopo un successo. È una delle ragioni fondamentali per cui la Lega negli anni ha scavalcato gli altri partiti. Fateci una pensata.     

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