Alptransit e politici ticinesi, non tutti si lamentano. Bülher critica i critici: "Polemiche eccessive e poco eleganti"

BELLINZONA – C'è chi l'ha presa male, molto male. E c'è chi invece non ci ha trovato nulla di scandaloso, anzi. In ogni caso fanno discutere le scelte dell'organizzazione di Alptransit, che ha escluso dal parterre degli invitati i Gran Consiglieri e che ha tolto la parola ai Consiglieri di Stato, che non interverranno con un discorso il giorno dell'inaugurazione. Il tutto, non dimentichiamolo, fa seguito alle polemiche che si erano scatenate per l'attribuzione del catering della festa, appaltato a una ditta svizzera tedesca.

Delusione è stato espressa dal presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli e anche dal presidente del Gran Consiglio Fabio Badasci. Ma non tutto il mondo politico la pensa allo stesso modo. Alain Bülher, consigliere comunale dell'UDC, si smarca. Decisamente.

Commentando le parole del presidente del Governo Beltraminelli (leggi articolo correlato), Bülher commenta su Facebook: "Come se presenziare al 1° giugno fosse talmente di vitale importanza da mettere tutto il resto in secondo piano, e in quel "tutto il resto" diciamo che non è che manchi il lavoro. Andare sulle barricate perché non si è stati invitati o non si ha uno spazio per parlare durante la cerimonia ufficiale del 1° giugno lo trovo eccessivo e poco elegante".

Alptransit, aggiunge l'esponente democentrista, "è un'opera nazionale diamine, non è la Galleria del Vedeggio. A parlare ci saranno le autorità nazionali. Finiamola con sta sindrome di Calimero e festeggiamo degnamente la nostra Galleria più lunga al mondo. I Gran Consiglieri sono invitati, se non è troppo per loro, a mischiarsi ai comuni cittadini per i festeggiamenti pubblici del 4/5 giugno tra Biasca e Pollegio".