Tassa sui posteggi, dopo Gendotti scende in campo Pedrazzini: "Una misura iniqua che non avrà effetti sul traffico"

BELLINZONA - Dopo il liberare radicale Gabriele Gendotti, un altro ex consigliere di Stato, il pipidino Luigi Pedrazzini, si schiera contro la tassa di collegamento. “È una tassa che produce effetti iniqui per le persone - ha dichiarato al Corriere del Ticino -, che non avrà significativi effetti sul traffico e che creerà ulteriori difficoltà al commercio e all’economia ticinese in generale”.

Secondo Pedrazzini, “il fine ultimo è ambiguo, nel senso che la tassa viene venduta come incentivo, ma il suo scopo è quello di portare soldi nelle casse cantonali”.
Il traffico aumenta malgrado i dazi e i sovraddazi sul carburante, la vignetta, le tasse di circolazione, il costo già attuale dei posteggi, aggiunge. “Si pensi poi che la maggior parte di coloro che dovranno pagare la tassa non avranno alternative di trasporto per raggiungere il posto di lavoro e dovranno forzatamente fare ancora uso dell’automobile”.

“Certo che fa un effetto strano - conclude l’ex ministro - constatare che questa tassa di collegamento, molto somigliante a un’imposta, è proposta e sostenuta da chi si è sempre tenacemente battuto contro ogni aumento d’onere contributivo. Ancora una volta dico: sono personalmente pronto ad accettare aumenti delle entrate quando hanno effetti sociali equi, quando è evidente l’effetto causa–effetto sui conti dello Stato e quando chi li deve pagare, se si tratta di tassa, può fare diversamente”.