LUGANO – Non poteva non suscitare reazioni la notizia del congelamento dell’espulsione di Arlind Lokaj, avvenuto grazie alla presentazione, in extremis, di un certificato medico (vedi allegato). Il primo a commentare, con un post sul proprio profilo Facebook, è Lorenzo Quadri.
“Questo certificato medico – scrive – suona come l'ennesima presa in giro. Arlind è in Ticino illegalmente da quasi tre anni e mezzo con ben sette ordini di partenza mai ottemperati. All'ultimo momento, e non è la prima volta, ecco che saltano fuori i certificati medico-psicologici per non rispettare le decisioni cresciute in giudicato”.
“Questa manifesta volontà di aggiramento dimostra che Arlind non si vuole conformare alle regole vigenti (leggi: tentativi di fare fesse le autorità e di conseguenza tutti i cittadini che le decisioni le devono rispettare) e dunque il giovane non merita di restare in Ticino. Le istituzioni non possono farsi prendere in giro in questo modo”.
Quadri infine non risparmia anche una stoccata verso chi permette ‘la presa in giro’: “Sarebbe anche interessante – aggiunge – sapere chi redige questi certificati medici. Altrimenti aspettiamo solo che qualcuno presenti il certificato dello psicologo per non pagare le imposte...”