BERNA - Pene sproporzionate ed eccessive, che non consentono di considerare le circostanze in cui sono stati commessi i singoli reati. Con queste motivazioni, e con 113 sì contro 72 no, il Consiglio nazionale ha accolto oggi un’iniziativa parlamentare di Fabio Regazzi. Iniziativa che chiede una revisione delle sanzioni previste da Via Sicura. Il consigliere nazionale ticinese non nega che sia giusto sanzionare severamente i pirati della strada che mettono in pericolo la vita altrui anche se non provocano incidenti, ma i casi vanno valutati singolarmente.
Per Regazzi è inaccettabile che un conducente incensurato che supera un certo limite di velocità debba essere condannato per legge a un anno di detenzione e al ritiro della patente per 24 mesi.
Il liberale zurighese Beat Walti ha difeso le pene previste per i conducenti spericolati, ricordando che sono considerati “pirati” coloro che viaggiano a 70 all’ora su un limite di 30, a 100 su 50, a 140 su 80, a 180 su 100 e a 200 su 120.
Regazzi ha sostenuto invece che non sia accettabile che la sanzione per chi commette uno stupro possa essere equiparata a quella per chi supera, anche di molto, i limiti pur senza mettere a rischio la vita altrui.