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Salute e Sanità
20.06.2016 - 10:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

La depressione perinatale: una delle più gravi e frequenti complicazioni della gravidanza e del post parto. L'EOC partecipa a una mega ricerca scientifica

Denominato Life-ON, lo studio scientifico multicentrico che coinvolgerà 500 donne in gravidanza in Svizzera e in Italia

LUGANO - È stato avviato in questi giorni uno dei maggiori progetti di ricerca scientifica cui abbia mai partecipato una struttura dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). 

Denominato Life-ON, lo studio scientifico multicentrico che coinvolgerà 500 donne in gravidanza in Svizzera e in Italia è dedicato al tema della depressione perinatale, una delle più gravi e frequenti complicazioni della gravidanza e del periodo che segue il parto. Condotto dal dottor Mauro Manconi (Centro Sonno/EEG - Neurocentro della Svizzera Italiana) e dal professor Christian Cajochen (Centro di Cronobiologia dell’Università di Basilea) in stretta collaborazione con il dottor Thomas Gyr, primario di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Regionale di Lugano, lo studio coinvolge anche diversi altri centri ospedalieri specializzati in Italia.

Il finanziamento complessivo, cui partecipa anche il Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNS), ammonta a oltre 1,6 mio di franchi.
 
Life-ON è uno studio scientifico multicentrico sulla relazione tra i disturbi del sonno e la depressione perinatale. Scopo della ricerca è stabilire quali sono i fattori di rischio psicologici, genetici e legati al sonno che predispongono alla depressione perinatale. Sarà esaminata anche l’efficacia della terapia della luce nel trattamento e nella prevenzione di questo tipo di depressione. Life-ON permetterà di esplorare durante un periodo di tre anni in modo sistematico le caratteristiche del sonno, dei livelli ormonali e del tono dell’umore in gravidanza e nel periodo dopo il parto, per individuare potenziali precoci indici e fattori di rischio e sviluppo di depressione perinatale.
 
Partecipazione volontaria

Le donne saranno seguite a partire dal periodo compreso fra le settimane 10 e 15 di gestazione fino a un anno dopo il parto. La maternità dell’ORL inviterà 150 donne a mettersi a disposizione di questa ricerca. La partecipazione, che può contribuire a migliorare la comprensione e il trattamento di un disturbo con un forte impatto sulla salute e il benessere delle donne, dei bambini e delle loro famiglie, è su base volontaria e non comporta alcun rischio né costi aggiuntivi. Allo studio partecipano quattordici ricercatori in Svizzera, di cui nove in Ticino, e 25 in Italia suddivisi nei centri specialistici di Bologna, Torino e Milano. Il finanziamento è garantito dal FNS con 525'000 CHF e dal Ministero della Salute italiano (906'000 Euro), mentre la ditta privata Philips Respironics fornisce parte del materiale per la ricerca.
 
Una patologia con conseguenze negative anche per i bambini

Circa una donna su dieci soffre di depressione durante la gravidanza e questa proporzione aumenta a una su sette nel periodo dopo il parto. Si tratta di un’incidenza di nuovi casi tre volte maggiore rispetto a donne che non hanno mai partorito. Quando non è trattata, questa patologia può causare importanti conseguenze negative a lungo termine sullo sviluppo emotivo, comportamentale e psicologico dei figli di madri che hanno sofferto di depressione perinatale. Al momento non disponiamo di elementi ben definiti che consentano di individuare precocemente quali donne svilupperanno la depressione, ma soprattutto per quelle che ne saranno colpite non vi sono terapie farmacologiche sicure da utilizzare durante la gravidanza o l’allattamento.
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