Truffa materassi: primo rinvio a giudizio con rito abbreviato. L'accusato, un 39enne italiano, ha ammesso un raggiro di 900mila franchi

Oltre al risarcimento della società truffata, l'accusato dovrà scontare una condanna alla pena detentiva di 18 mesi con la condizionale per due anni. Questo è il primo processo relativo alla cosiddetta "truffa dei materassi", che vede coinvolte diverse altre persone

LOCARNO - Il Ministero Pubblico comunica che il procuratore Andrea Balerna ha rinviato a giudizio, dinanzi alle Assise correzionali di Locarno, un cittadino italiano di 39 anni residente all'estero.

Nei suoi confronti l'accusa è di complicità in truffa e di ripetuta falsità in documenti, per aver ingannato con astuzia una ditta di riscossione di crediti ricavandone ingenti cifre basate su realtà debitorie di fatto inesistenti (vendite, mai avvenute, di materassi).

L'accusato ha ammesso i fatti e riconosciuto le pretese della società vittima del raggiro (circa 900 mila franchi), quindi il processo si terrà nella forma del rito abbreviato, che prevede (oltre al risarcimento) una condanna alla pena detentiva di 18 mesi con la condizionale per due anni. Va detto che l'imputato si trova in carcere dal febbraio scorso.

Questo è il primo processo relativo alla cosiddetta "truffa dei materassi", che vede coinvolte diverse altre persone. La loro posizione e la valutazione delle singole responsabilità è tuttora all'esame del Ministero, e saranno giudicate separatamente.