Vengo dopo il tiggì... Arbore arriva in sordina a Jazz Ascona. "Caro Renzo, lei è un mito!". E lui ci mostra la sua web tivù, di cui va fiero. Due chiacchiere con l'artista che ha rivoluzionato la radio e la televisione italiana

ASCONA - È arrivato in sordina, ieri sera, nel tendone di Jazz Ascona, verso le 21, a inaugurazione ampiamente terminata. Strette di mano e qualche selfie con chi l’ha incrociato, ma niente presentazioni pompose o celebrazioni da red carpet. Lorenzo Giovanni Arbore, detto Renzo, 79 anni, non ha mai avuto atteggiamenti da star.

 

Accolto dagli organizzatori e dai vertici turistici del Locarnese - il presidente Aldo Merlini, il direttore, Fabio Bonetti, il presidente di JazzAscona Guido Casparis, il direttore, Nicolas Gilliet - si è è seduto a una tavolino a bere qualcosa. È ad Ascona come ospite e non come musicista. Ma forse, se qualcuno gli metterà in mano un clarinetto… Chissà…

 

Gli abbiamo parlato un po’ del più e del meno. Tipo: “Lei, caro Arbore, è un mito. Ha fatto cose straordinarie che hanno cambiato radicalmente il modo di fare radio e televisione”. E i personaggi? Roberto Benigni, Nino Frassica, Daniele Luttazzi, Marisa Laurito, per citarne solo alcuni… Li ha “inventati” e lanciati tutti lui. E che dire di Andy Luotto, di Otto e Barnelli, delle Sorelle Bandiera? E che dire di tormentoni musicali come “Il materasso” o “Vengo dopo il tiggì”?

 

Arbore, quasi sorpreso da tanti complimenti, ci ha invitati a dare un’occhiata alla sua web tivù, della quale va fierissimo. Ha tirato fuori il cellulare e ci ha mostrato il sito. Questo: www.renzoarborechannel.tv. “Ecco, vede, qui trovate molte cose…”.

 

C’è un po’ di tutto su quel sito, la sua storia musicale e personale, c’è il suo recente incontro con lo scrittore Andrea Camilleri al Festival di letteratura di Roma. Ma ci sono anche le puntate di Quelli della notte e di altre sue trasmissioni.

 

La sua biografia, su Wikipedia, dice che è un disc jockey, cantautore, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, attore, sceneggiatore, regista e personaggio televisivo. Che viene considerato il primo DJ italiano.

 

Le sue trasmissioni radiofoniche, condotte con Gianni Boncompagni, rimangono memorabili: Bandiera gialla (1965), Per voi giovani (1967), Alto gradimento (1970). Poi, tra il ’76 e il ’79 il clamoroso successo in tivù con L'altra domenica, in diretta concorrenza con Domenica in di Corrado. E il ritorno, nel 1985, con Quelli della notte, la trasmissione che non faceva dormire mezza Italia, e poi nell’88 Indietro tutta! Arbore è stato anche attore e regista cinematografico (Il pap'occhio, 1980; "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", 1983).

 

Vero talent scout, ha lanciato personaggi come Benigni, Gegé Telesforo, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, la Laurito, Frassica, Milly Carlucci, Luttazzi, e ne ha valorizzati altri come Michele Mirabella, Luciano De Crescenzo e la Microband, l'attrice Maria Grazia Cucinotta, Nina Soldano.

 

In qualità di presidente di "Umbria Jazz", ha contribuito alla rinascita della manifestazione perugina. Nel 2002 ha fonda una nuova band, "Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs", scegliendo personalmente i musicisti fra i migliori della scena jazzistica italiana. Semplicemente: un grande.