ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
29.06.2016 - 11:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Istanbul: dietro la strage la vendetta dell'Isis per il voltafaccia di Erdogan. Ecco i video che mostrano il momento in cui i kamikaze si fanno saltare in aria

Cominciano a delinearsi i contorni della strage all'aeroporto Ataturk che ha provocato 41 morti e 150 feriti. In azione un commando di sette persone: tre si sono fatte saltare in aria, tre sono in fuga e una è stata arrestata. Il giornalista Antonio Ferrari: "Coloro che hanno combattuto, per anni, contro la linea di Erdogan, che non ha esitato a sostenere i tagliagole dell’Isis, hanno buon gioco, adesso, a sostenere che il regime paga i suoi errori"

ISTANBUL – Cominciano a delinearsi i contorni della strage all'aeroporto Ataturk che ha provocato 41 morti e 150 feriti. Ad agire è stato un commando di sette persone, di cui tre si sono fatte saltare in aria, tre sono in fuga, mentre una è stata arrestata. 
 
Alle 22 locali è cominciata la mattanza dei terroristi islamici. I kamikaze hanno prima aperto il fuoco con i kalashnikov sulla folla e successivamente si sono fatti saltare in aria. 
 

 
Al momento l'attacco non è stato ancora rivendicato ma gli analisti concordano sul fatto che sulla strage c'è il timbro dell'Isis. In particolare si parla di una vendetta degli uomini di Al Baghdadi per il cambio di linea nei loro confronti da parte del governo della Turchia.
 
Nel recente passato, infatti, il presidente Erdogan ha segretamente (e neanche tanto) finanziato e collaborato con lo Stato Islamico, suscitando le ire della comunità internazionale. Ma negli ultimi tempi c'è stato un netto cambio di strategia con i turchi che hanno "mollato" il Califfo e i suoi uomini. Tanto è vero che proprio nelle ultime ore Erdogan si era anche scusato con la Russia per l'episodio dell'abbattimento del caccia al confine con la Siria, che tanto clamore e indignazione aveva destato negli scorsi mesi. 
 

 
A questo proposito scrive l'esperto Antonio Ferrari sul sito del Corriere della Sera:  "Proprio nel momento più delicato, mentre la Turchia stava cercando di ridisegnare la propria strategia politica nella regione, abbandonando le pulsioni islamistiche più estreme, arrivano i colpi più pericolosi dei terroristi più fanatici. Gli attentati-suicidi all’aeroporto internazionale Kemal Ataturk di Istanbul sono infatti il velenoso esordio di una nuova stagione di violenza: la più micidiale, perché va a colpire frontalmente una stagione turistica già problematica. La morte seminata in uno degli scali più importanti del mondo è davvero una tragedia per un grande Paese, e per la sua città che non esitiamo a definire tra le più belle del mondo. Coloro che hanno combattuto, per anni, contro la linea dittatoriale del presidente-sultano Recep Tayyip Erdogan, che non ha esitato a sostenere i tagliagole dell’Isis per ragioni di interesse ma anche di ideologia, hanno buon gioco, adesso, a sostenere che il regime paga i suoi errori".
 
"Risulta evidente  - annota ancora il giornalista  - che Erdogan, dopo i balletti forsennati degli ultimi anni, sappia che - con il suo ruolo di bastione dell’Islam moderato - avrebbe dovuto pagare un prezzo altissimo a una politica troppo disinvolta. Prezzo che, anche con il terribile attentato all’aeroporto, sta cominciando a pagare".  
Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
erdogan
aria
isis
strage
istanbul
aeroporto
vendetta
kamikaze
ataturk
linea
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved