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05.07.2016 - 12:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dieci anni fa... Quando Christo sbarcò a Lugano. Ma pochi credettero nella sua mostra e non si trovarono i soldi per un'installazione. L'unica fu il "pesce d'aprile" di Paparelli in piazza Indipendenza... Intanto, sul lago d'Iseo 1,2 milioni di visitatori

Immaginate l’eco internazionale che avrebbe avuto una sua installazione sul lago di Lugano in occasione dell’inaugurazione del LAC… Ma bisognava pensarci per tempo. E il tempo c'era

LUGANO - Tutti pazzi per Christo! La sua opera effimera The Floating Piers che per 16 giorni ha galleggiato sul lago d’Iseo, è stata visitata da 1 milione e 200'000 persone. Impressionanti sono state le ricadute economiche.

Eppure Christo ce l’abbiamo avuto anche noi, in Ticino, al Museo d’arte di Lugano. Esattamente dieci anni fa. Era il marzo del 2006 quando l’artista americano di origine bulgara, espose alcune sue opere (modellini e fotografie delle sue opere) al Museo d’arte di villa Malpensata.

Ma pochi credettero in quella mostra – per primi i politici luganesi, dai quali l’artista si sentì snobbato -, e non si trovarono i soldi per fargli realizzare un’installazione.

L’unica performance fu quella che precedette il suo arrivo, del quale già si parlava già un anno prima: il 1° aprile del 2005, Angelo Paparelli e il sottoscritto si inventarono un “Pesce” a cui molti credettero… Rivestimmo semplicemente con un grande telone di plastica il monumento ai liberi svizzeri in piazza Indipendenza a Lugano mettendoci sopra un cartello con la scritta “Performance from Christo” (vedi foto TiPress).

Sono passati dieci anni da quando Christo, accompagnato dalla defunta moglie Jeanne-Calude, arrivò a Lugano, voluto dall’allora direttore del Museo, Rudy Chiappini. C’è una foto, che ritrare Chiappini con l’allora dirigente del Credit Suisse Marco Bertoli davanti a un bus allestito per promuovere la mostra.

Grazie a quel contatto, in questi dieci anni si sarebbe potuto cercare di convincere l’artista bulgaro a tornare. Immaginate l’eco internazionale che avrebbe avuto una sua installazione sul lago di Lugano in occasione dell’inaugurazione del LAC… Bisognava pensarci per tempo, perché Christo progetta le sue performance con almeno un paio d’anni di anticipo. Ma il tempo c’era…

Ci hanno pensato quelli del lago d’Iseo, che ci hanno mostrato come si può fare, insieme, un progetto culturale (e parliamo qui di cultura in senso ampio) di straordinaria portata turistica.

Marco Bazzi
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