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Quarto Potere
13.07.2016 - 09:520
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Canetta: "Ceroni ha fatto quel che andava fatto per il bene della squadra. E da "presidente" dico con orgoglio che la RSI ha giocato una gran bella partita"

Il direttore della RSI traccia un bilancio al termine di Euro 2016: "Enrico Carpani ha avuto il coraggio di puntare sui giovani. Non faccio nomi, perché con i tempi che corrono i giornalisti sono capaci di imitare i calciatori e chiedere un ritocco dell’ingaggio". Intanto cresce il pubblico sia in TV che sul web. Svizzera-Francia la trasmissione più vista del primo semestre

COMANO - "Ceroni ha fatto quel che andava fatto per il bene della squadra". Maurizio Canetta benedice le scuse del telecronista di punta della RSI, dopo la gaffe su Cristiano Ronaldo. Il direttore della RSI è tornato sull'episodio in un articolo apparso oggi sul Corriere del Ticino in cui traccia un bilancio sul lavoro della radiotelevisione pubblica per quanto riguarda la copertura dei campionati europei di calcio.

 

"Il Ronaldo ferito e piangente – scrive Canetta - ha ingannato il buon Armando Ceroni, che ha bollato la scena come «sceneggiata». Ci sono cascato anch’io a dire il vero, perché CR7 – questo il suo nome in codice nel mondo del marchio onnipresente, dalle mutande ai deodoranti – non è proprio uno stinco di santo in quelle situazioni. Questa volta però nessuna finzione, solo sofferenza. E alla fine Armando si è scusato con Ronaldo (che manco se ne sarà accorto) e con i tifosi portoghesi, che da noi sono tanti e avevano ragione di sentirsi traditi da quel paragone («palombaro fuori luogo»)".

 

"Anche nel mondo della televisione, come nel calcio – annota ancora il direttore della RSI - trionfa la squadra, ha sentenziato Aldo Grasso. Ceroni, da buon capitano l’ha capito, e ha fatto quel che andava fatto per il bene della squadra. Se mi è consentito paragonarmi per un attimo al presidente di una società, lasciatemi dire con orgoglio che la RSI ha giocato una gran bella partita. Ce lo ha detto il pubblico, lo confermano le cifre della televisione e del web, con i cinque milioni di persone che hanno guardato il video «L’ultimo ruggito vichingo» e il mezzo milione di visite sulla sezione speciale del sito dedicata agli Europei. Lo dice però la simpatia diffusa per una squadra il cui allenatore Enrico Carpani ha avuto il coraggio di puntare sui giovani. Non faccio nomi, perché con i tempi che corrono i giornalisti sono capaci di imitare i calciatori e chiedere un ritocco dell’ingaggio".

 

E proprio oggi la RSI ha reso noti i risultati di pubblico del primo semestre del 2016. Nella Svizzera italiana 42'300 persone, 600 in più rispetto all’anno precedente, hanno guardato LA 1 e LA 2 nel prime time. E questo nonostante la diminuzione del consumo televisivo totale. Nella fascia di maggiore ascolto quasi 4 spettatori su 10 hanno guardato LA 1 e LA 2, che hanno toccato nel loro insieme uno share del 38,3% (+1%), mentre sulle 24 ore l’indice si è assestato sul 30,6% (+0,8%).  

 

La partita Svizzera-Francia è stata la trasmissione più seguita, con 94'000 spettatori (senza contare le migliaia di tifosi davanti ai maxischermi e nei locali pubblici). Ottimi risultati (82'300 spettatori) anche per la puntata di Via col venti dell’11 aprile, con Aldo Giovanni e Giacomo e i Frontaliers, e per la lunga diretta dell’inaugurazione di Alptransit, con 30'000 persone davanti al teleschermo fin dal mattino per ben sei ore. Il Telegiornale, seguito in media nell’edizione principale da 54'400 persone, e il Quotidiano (50'600) si confermano a loro volta appuntamenti irrinunciabili per il pubblico della Svizzera italiana.

 

L’offerta multimediale RSI vive una stagione di forte crescita, sospinta dalla sempre più diffusa abitudine al consumo di programmi su telefonini, tablet e computer: gli utenti unici (in media oltre 400'000 al mese) sono cresciuti del 32,6% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, e le visite complessive addirittura del 55%, con una media mensile di quasi 2 milioni di visite. Da segnalare infine l’impennata delle interazioni sulle pagine Facebook della RSI, che sono salite del 56% rispetto al semestre precedente arrivando a un milione. 

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