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27.07.2016 - 13:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Terrorismo islamico, il PPD chiede al Governo misure di sicurezza straordinarie, un nuovo giro di vite sui permessi e maggior controllo degli asilanti: "Dopo gli ultimi attacchi serve una reazione ferma e implacabile"

Netta presa di posizione dei deputati pipidini che formulano una serie di proposte al Consiglio di Stato: "I nemici della pace, quale sia la loro motivazione e la loro cittadinanza devono essere annichiliti"

BELLINZONA - Terrorismo islamico: il PPD chiede misure di sicurezza straordinarie al Consiglio di Stato. I deputati pipidini in Gran Consiglio, tramite una nota stampa, si appelano al Governo cantonale affinché vi sia una reazione dopo gli ultimi attentati avvenuti in Francia e in Germania. "Una reazione ferma e implacabile"


"I nemici della pace, quale sia la loro motivazione e la loro cittadinanza - si legge in una nota - devono essere annichiliti. Per lottare contro queste barbarie occorre inequivocabile chiarezza negli intenti; la cosa più deleteria sarebbe la confusione e la generalizzazione contro lo straniero, che porterebbe alla conseguente perdita dei valori cardini che hanno fatto grande il nostro Paese rendendolo un esempio nel mondo intero".
 
 
"Il Gruppo in Gran Consiglio del Partito Popolare Democratico - prosegue il comunicato - chiede pertanto al Consiglio di Stato: 
 
l’introduzione di misure di sicurezza straordinarie atte a rassicurare la popolazione, in particolare durante manifestazioni pubbliche rilevanti 

 
di intervenire presso il Consiglio Federale affinché il Trattato di Schengen sia ridiscusso e di conseguenza vengano reintrodotti i controlli sistematici alle frontiere

 
di effettuare una verifica ad ampio raggio sui rischi di radicalizzazione islamista in Ticino e che riferisca in merito al Gran Consiglio e al Paese nella sessione di settembre 2016 
 

di subordinare la concessione dei permessi B a una sistematica ed efficace verifica di sicurezza, in collaborazione con lo Stato di provenienza del richiedente
 

che venga fatta una verifica e una mappatura tra tutti i richiedenti l’asilo e rifugiati politici presenti sul territorio che presentano problemi di dipendenza, fedina penale sporca e problemi di tipo psichiatrico

 
che ogni concessione della cittadinanza cantonale, prima di approdare in Gran Consiglio, sia subordinata a una nuova ulteriore verifica di sicurezza da parte del Dipartimento delle Istituzioni, subordinandola al minuzioso controllo e al nullaosta definitivo dei servizi competenti di quest’ultimo.

 
Ci si riserva, nel caso in cui le presenti richieste non venissero prese in debita considerazione, di intervenire attraverso gli strumenti democratici previsti dalla Legge".
 
 
"Il Gruppo in Gran Consiglio del Partito Popolare Democratico - termina la nota - è convinto che i valori alla base del convivere civile del nostro Paese - libertà, uguaglianza, solidarietà - possano essere salvaguardati solo con un’efficace tutela della sicurezza pubblica e attraverso la rassicurazione e un’informazione adeguata della popolazione".
 
 
 
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