ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
21.08.2016 - 15:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Scoppia il caso D'Alessandro, il funzionario del DSS che su Facebook ne ha per tutti: "Svizzera vergogna!", "Lega e UDC razziste". Ma in aprile attaccò duramente anche Pontiggia, definendolo "uno schiavetto del gruppo di padroni di Lugano". I Giovani legh

Al docente di origine palermitana che vive a Lugano e lavora a tempo parziale alla DSS, il Mattino ha dedicato oggi un’intera pagina. Accusandolo di aver inviato una mail che chiede le frontiere aperte usando l'indirizzo del Cantone

LUGANO – Scoppia il caso D’Alessandro. A Ruggero D’Alessandro, docente di origine palermitana che vive a Lugano e lavora a tempo parziale alla Divisione sociale del Dipartimento sanità e socialità, il Mattino ha dedicato oggi un’intera pagina. D’Alessandro, che è di dichiarata fede comunista, viene accusato dal giornale leghista di gettare fango sulla Svizzera e di aver inviato, utilizzando la mail del Cantone, una lettera nella quale si chiede che le frontiere vengano aperte per tutti i profughi.

Il testo, riportato dal domenicale, è il seguente: “Ci chiediamo perché il tentativo di oltrepassare il confine venga crimina¬lizzato, mentre sia prassi calpestare sistematicamente i diritti umani. Chiediamo un corridoio umanitario per passare legalmente la frontiera e ricongiungerci con famiglie, parenti e amici così da avere la possibilità di costruirci un futuro dignitoso”.

Oggi, in una nota firmata dal coordinatore, Andrea Sanvido, i Giovani leghisti del Luganese intervengono sul caso e chiedono che il Governo apra un’inchiesta amministrativa sul funzionario che, scrivono, “ha apostrofato i partiti e movimenti politici della Lega, PLR e PPD come fascisti e imbecilli, oltre ad aver insultato le forze dell'ordine e dato dimostrazione con le parole di aver un atteggiamento ostile nei confronti del nostro paese nonostante sia stipendiato proprio dal Canton Ticino. Il Movimento Giovani Leghisti auspica che venga aperta un'inchiesta amministrativa e vengano prese misure disciplinari affinché questo dipendente pagato con i soldi dei contribuenti ticinesi venga punito. In un momento così difficile per il mercato del lavoro in Ticino, con una forte disoccupazione e moltissimi ticinesi che non trovano un posto di lavoro, crediamo che un comportamento simile non debba in nessun modo restare impunito”.

In effetti, al di là della mail inviata usando l’indirizzo del Cantone, i post pubblicati su Facebook da Ruggero D’Alessandro, sono discutibili se si pensa che sono scritti da una persona che lavora per lo Stato.
L’8 agosto ha scritto: “A Ventimiglia e a Como centinaia di poveracci in fuga da guerre e miseria (per la gran parte delle quali è responsabile il democratico Occidente nostro!) sono rimandati indietro da Francia e da Svizzera (un Paese diretto da falsi socialisti autori di un Jobs Act che lascia mano libera al padronato di schiavizzare i lavoratori - l'altro il Paese più ricco d'Europa che da decenni campa allegramente sui miliardi di denaro sporco, sui forzieri di dittatori sanguinari di mezzo mondo e su operai stranieri). Solidarietà ai migranti sballottati su e giù, e ai compagni di No Borders, accusati di disordini e detenzione di armi! Si, come a Genova 2001 con gli sbirri che portano dentro la "Diaz" un borsone di molotov per poi accusare i "no global". Mentre le manganellate "democratiche" se le sono prese dagli sbirri. IL MONDO È DI TUTTI, NO ALLE FRONTIERE!”.

E commentando il tema migranti: “La colpa per cui sono “in difficoltà” è dei nostri progenitori e anche nostra se proseguiamo con guerre frontiere filo spinato…. con 300 guardie di frontiera che danno la caccia ai migranti per ricacciarli nella bolgia di Como. Del resto la Svizzera sa bene come fare: durante la guerra 39/45 si è salvata il culo rifiutando ebrei, inventando la “J” sui passaporti, con il nazista consigliere federale Rotmund, vendendo armi a Hitler. Vergogna ieri e vergogna oggi!”.

Il 13 luglio aveva attaccato invece Lega e UDC: “Ecco i risultati di vivere in un Paese come la Svizzera e un cantone come il Ticino in cui il primo partito é razzista e destrorso (UDC e Lega rispettivamente): invece di perseguire al 100% reati finanziari ed evasione fiscale, si preferisce respingere 100 migranti al giorno alla dogana di Chiasso. Vigliaccheria e razzismo, dimenticando la solidarietà verso profughi da guerre e miseria sulle quali tutto l'Occidente specula; dimenticando poi l'apporto importante di tanti stranieri all'economia di uno Stato di immigrazione (provato da tanti studi - ma il razzista é coglione e ignorante). Lo Stato più ricco d'Europa: VERGOGNA!”.

D’Alessandro è un tipo sanguigno quando scrive su Facebook. Il 10 aprile aveva attaccato duramente il direttore del Corriere del Ticino, Fabio Pontiggia per un suo commento in occasione della morte di Umberto Eco: “Il direttore del quotidiano principale della Svizzera Italiana, Fabio Pontiggia, ha scritto in occasione della scomparsa di Umberto Eco che si trattava di un "cattivo maestro", perché negli anni '70 firmava appelli per la democrazia nella stampa, in difesa di Pietro Valpreda, contro i servizi segreti deviati e alleati dei neofascisti, per rendere giustizia alla famiglia di Giuseppe "Pino" Pinelli, contro le bombe della "strategia della tensione". Bravo Pontiggia: in un colpo solo ci ricorda molte verità. 1. Che il "Corriere del Ticino" ha un direttore che per anni ha fatto il portaborse della ex ministra Marina Masoni, la cui politica di sintetizzava nell'essere la Robin Hood al contrario: togliere ai poveri per dare ai ricchi. 2. Che non è un rebus capire a chi piaccia tanto la direzione Pontiggia. 3. Che i gazzettieri di provincia non sanno nulla dell'Italia anni '70 ma sanno solo ripetere stolti ritornelli da "maggioranza silenziosa" che un maestro come Montanelli (lui si un vero giornalista) pur destrorso almeno scriveva con ben altro stile e che non era capace di simili bassezze. 4. Che uno schiavetto del gruppo di padroni di Lugano - nomi illustri come la famiglia Masoni e l'ex sindaco Giorgio Giudici (l'Andreotti ticinese, sindaco di Lugano per oltre 30 anni)?, CL e i massoni della loggia Il Dovere di via Pretorio - che dunque un tale illustre "giornalista" accusi Eco di essere stato un "cattivo maestro" é davvero come il volo di una mosca della cacca ai piedi della statua di un grande studioso, saggista, erudito, scrittore, illuminista, d'impareggiabile ironia e humour. E il succo di questa piccola storia ignobile (per citare Claudio Lolli) è che nessuno in Italia si é accorto dell'articolo. Semplicemente perché nessuno sa chi minchia siano Fabio Pontiggia e "Il Corriere del Ticino". Certi moscerini se lo sognano uno come Umberto Eco”.

emmebi






Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
ticino
lugano
alessandro
pontiggia
lega
vergogna
facebook
udc
eco
frontiere
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved