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Politica e Potere
26.08.2016 - 11:580
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Politica e giustizia: duello social tra Marchesi e Verda. Il presidente UDC: "Scandalosa la sentenza del Tram". L'avvocato PLR: "Piero, pf, non cascare anche tu nel crasso e gratuito populismo"

Continua a suscitare dibattito la sententa dei giudici del Tribunale Amministrativo che hanno bocciato una procedura di espulsione decisa dal Governo contro un cittadino italiano, con precedenti penali e a beneficio degli aiuti sociali

LUGANO – Duello su Facebook tra politica e giustizia. Ad affilare le armi dialettiche su un tema sempre delicato ed altamente infiammabile sono stati Piero Marchesi ed Emanuele Verda. Ad accendere la miccia del dibattito è stato il presidente dell'UDC che, come diversi esponenti della destra ticinese, si è scagliato contro i giudici del Tribunale Amministrativo che hanno bocciato una procedura di espulsione decisa dal Governo contro un cittadino italiano, con precedenti penali e a beneficio degli aiuti sociali (leggi articolo correlato).
 
 
"Un pregiudicato che ne ha combinate di tutti i colori e che il Tram, con un'altra sentenza che definisco scandalosa, impedisce al Governo di espellerlo dalla Svizzera. Questi giudici fanno gli interessi del popolo o dei criminali?", ha scritto Marchesi sulla sua bacheca di Facebook.

 
Pronta nei commenti la replica di Verda, avvocato ed esponente liberale radicale: "Piero, pf, non anche tu. Non cascare pure tu nel crasso, gratuito populismo. Stato di diritto, separazione dei poteri, le sentenze s'impugnano e non si commentano finché cresciute in giudicato. I giudici applicano il diritto, non devono stare da una parte o dall'altra e chiederglielo significa non averne compreso il ruolo. Sei massimo esponente di un partito politico, non iniziare anche tu a delegittimare la giustizia, in funzione dell'esito delle sentenze, per tornaconti politici, peraltro nemmeno dei più alti. Peraltro questo ruolo in Ticino è già occupato da anni da altri. Ne saresti un pedissequo tra tanti".
 
 
Contro replica di Marchesi: "Non è questione di populismo. Il popolo ha votato l'espulsione dei criminali stranieri, ma chi deve applicare (la giustizia) ha sempre qualche giustificazione per non attuare. In occasione della campagna di voto per l'iniziativa d'attuazione, poi bocciata, si era appunto discusso di dare delle chiare indicazioni al potere giudiziario (con la famosa lista dei reati) cosi da chiarire anche il lavoro dei giudici. Fummo accusati di voler prevaricare la legge (come se le leggi non fossero fatte comunque da popolo e parlamento). Sarà interessante vedere l'evoluzione dell'applicazione delle espulsioni per capire chi aveva ragione. Per tornare a questo caso, non è la prima volta che un tribunale sconfessa l'altro (legittimo), ma da cittadino permettimi di dirlo: una persona con questi precedenti penali a mio avviso non deve rimanere in Svizzera".
 
 
"Le sentenze – ha ribattuto ancora Verda - prima di commentarle bisognerebbe avere la prudenza di leggerle. I giudici applicano le leggi in vigore non altro. Non puoi pretendere facciano politica a tuo buon grado. Tutto qui".

 
"Purtroppo – ha chiuso il social dibattito Marchesi - ho riscontrato casi simili a livello comunale e ho ben presente quale metro utilizzano per decidere. Ma da cittadino ribadisco la mia opinione".
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