ROMA – Enrico Mentana si scaglia contro gli avvelenatori del web. Il direttore del TG de La7, dalla sua pagina Facebook, è scritto un post contro quelli che definisce "gli odiatori di professione, le iene da tastiera, gli scettici in servizio permanente effettivo, i dietrologi a 360 gradi". Categorie di internauti conosciuti purtroopo anche alle nostre latitudini e immaginiamo anche altrove.
A dare lo spunto al giornalista per il suo post sono state le numerose speculazioni e bufale nate sul web dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia.
"Tanti mi chiedono – ha scritto Mentana - perché prendo così di petto gli avvelenatori del web: che male ti fanno? Fanno male a tutti, nel momento in cui un intero paese vive ore difficili. Prendiamo quello che è l'esempio più evidente, che tutti abbiamo incrociato: quell'enorme fesseria secondo cui l'intensità del terremoto sarebbe stata limata ad arte dal nostro istituto di geofisica per permettere allo stato di non pagare i danni".
"Avete presente, vero? - ha proseguito il giornalista - Il solito testo virale, di cui a volta a volta Tizio o Caio si assume la paternità, come fosse una scoperta da lui fatta personalmente, con un testo base che è più o meno questo: "Mi sono accorto di una cosa. Mentre facevo zapping sono finito sul canale 141 , c'è la rete Allnews francese e nel serpentone c'è scritto terremoto 6.2. Li per lì non ci ho fatto caso, ma guardando una rassegna delle TV straniere e stampa, tutti scrivono 6.2 . Mentre le TV italiane e istituto di geofisica scrivono e parlano di magnitudo 6.0. Ho guardato il sito della geofisica europea e lì scrivono 6.2. A pensar male si fa peccato ecc, ma sono andato a guardare anche la legge voluta da Monti per il terremoto dell'Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali........ A voi le conclusioni!". Ecco, le conclusioni le traggo io: nelle prime ore di una tragedia che ha cancellato centinaia di vite umane c'è gente che invece di prendere a cuore la sorte di un pezzo del paese pensa bene di avvelenare i pozzi, confezionando bufale che creano sconcerto, diffidenza, avversione, sfiducia e odio sociale, nel momento che dovrebbe essere della solidarietà".
"Qualcuno ora salterà su: non è vero che è una bufala! Lo è, ve l'assicuro, ed è pure peggio. Emerge infatti periodicamente dopo ogni sisma. Ecco lo chiedo alle persone vere, con nome e cognome, che usano il web per informarsi e comunicare, per condividere e unire: ma che virus mai è questo?", ha concluso Mentana.