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Pane e Vino
05.09.2016 - 10:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dopo trent'anni di sogni nasce in Ticino la "Casa del vino", un progetto promosso da TicinoWine. Luogo: il Molino del Ghitello, alle porte del Parco della Breggia. Intanto oggi il vino è protagonista al Palacongressi di Lugano con l'annata 2014

Il progetto intende promuovere anche i prodotti del territorio, dai salumi ai formaggi. Ecco come funzionerà. Mentre a Lugano oltre 50 vinificatori propongono una degustazione delle loro etichette

BALERNA – Come si chiamerà? Maison du terroir? Casa del vino? Enoteca cantonale? Il nome è un dettaglio, anche se importante. Ma la cosa davvero importante è che, dopo trent’anni di sogni e di parole, il vino ticinese avrà finalmente una propria “casa”.

Il progetto, coordinato da TicinoWine in collaborazione con l’interprofessionale vite-vino, presieduta a livello cantonale da Gianni Moresi e a livello nazionale da Marco Romano, è stata presentata ieri sera alla locanda del Ghitello, ex glorioso ristorante alle porte del Parco della Breggia. Presenti sia Moresi sia Romano.

TicinoWine ha affittato gli spazi dell’antico Mulino dalla fondazione Parco della Breggia e, se tutto andrà bene, già da gennaio gestirà la struttura, che inizialmente sarà aperta dal giovedì alla domenica.

“Abbiamo individuato negli spazi dell’ex locanda uno luogo ideale per creare una casa dal vino ticinese – spiega Andrea Conconi, direttore di TicinoWine -. Ci sarà un punto di ristoro, che verrà affidato a un gerente, perché questo punto è richiesto dalla Fondazione Parco della Breggia. Un parco che, per la cronaca, attira ogni anno circa 70'000 visitatori. La futura casa del vino si trova dunque in un punto strategico, nel cuore del Mendrisiotto e a poche centinaia di metri dallo svincolo autostradale”.

Ma non di solo vino vivrà questa “casa”: “Dovrà diventare un centro di promozione dei principali prodotti del territorio. Intendiamo dunque coinvolgere le altre filiere di produzione: proponendo selezioni dei migliori salumi, formaggi e ortaggi di stagione”.

Il progetto è ancora da affinare, ma una cosa è certa: i produttori di vino dovranno essere parte attiva e organizzare eventi, degustazioni e promozioni. Insomma, dovranno far vivere questa enoteca comune. L’obiettivo non è fare utili, ma promuovere il vino e tutto quanto di meglio il Ticino enogastronomico produce.

Sono già una sessantina i produttori che hanno aderito all’iniziativa. E va detto che una “enoteca regionale”, pensata sul modello di analoghe esperienze realizzate nelle principali regioni vinicole di altri Paesi, era sicuramente un tassello che in Ticino mancava. L’idea è quella di ospitare etichette di fascia media – per intenderci tra i 35 e i 50 franchi a bottiglia -, tralasciando i vini di bassa e di altissima gamma.

Intanto oggi al Palazzo dei congressi di Lugano è in programma il più importante evento annuale del mondo vitivinicolo: la presentazione dell’annata (2014), alle quale partecipano oltre cinquanta produttori. Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Seguirà una festa al ristorante Ciani, Ticinowinenight, aperta a tutti gli amanti del vino. Prezzo di partecipazione: 30 franchi.

Nella foto i vertici di TicinoWine. Da sinistra: Remo Tettamanti, Andrea Ferrari, Andrea Conconi, Uberto Valsangiacomo e Guido Brivio.
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