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27.09.2016 - 15:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, nomine ai vertici del LAC, il leghista Lukas Bernasconi difende la proposta di Patrizia Pesenti: "Ai socialisti non piace? Hanno avuto tutta l'estate per indicare un nome. E il PLR è rimasto prigioniero della candidatura di Giovanna Masoni, impost

Il vicecapogruppo della Lega: "La proposta della signora Pesenti non è stata fatta per fare un dispetto ai socialisti ma nasce dalla volontà di avere nel direttorio una personalità capace di garantire un valore aggiunto

di Lukas Bernasconi *

I socialisti di Lugano hanno dichiarato che si asterranno dal votare le nomine per l'ente del LAC in quanto i candidati non risultano essere adeguati, secondo il loro punto di vista.
Onestamente si fa fatica a credere a queste giustificazioni, la verità è che la candidatura di Patrizia Pesenti ha riaperto vecchie ferite all'interno di un partito da sempre vittima di faide interne e vendette trasversali.

La vera domanda è: come mai i socialisti non hanno promosso una candidatura con i requisiti che loro ritengono necessari? Hanno avuto tutta l'estate per cercare questa figura pura e incontaminata dalla politica. Ma nulla è stato ufficialmente proposto. Ci saremmo aspettati qualcosa di più costruttivo.

La Lega invece si è data da fare, lavorando su delle personalità che potessero veramente portare un valore aggiunto al Centro Culturale. La proposta della signora Pesenti non è stata fatta per fare un dispetto ai socialisti ma nasce dalla volontà di avere nel direttorio una personalità capace di garantire un valore aggiunto. Noi auspichiamo che il LAC possa operare al massimo delle sue possibilità offrendo una cultura per tutti, moderna e propositiva. Chi pensa che la Lega voglia il fallimento del LAC sbaglia, l'ultima cosa che si desidera è un Centro Culturale fallimentare a carico del cittadino contribuente.

Pesenti ha abbandonato la politica attiva da oltre 5 anni, lavora a Zurigo e la sua attività la porta ad avere tutta una serie di relazioni a livello nazionale e internazionale anche in ambito culturale che potranno sicuramente favorire lo sviluppo del nostro Centro Culturale oltre i confini cantonali. Il fatto che la candidata non sia collegata al nostro movimento non fa che rafforzare la serietà della nostra proposta, basata solo ed esclusivamente sui meriti.

Mentre la Lega è riuscita a svincolarsi dalle logiche di partito, il PLR è rimasto prigioniero della candidatura Masoni, imposta dall'alto manu militari.  La signora Masoni oltre a sedere già in quasi tutte le fondazioni collegate al LAC non può vantare nel suo curriculum una rete di relazioni interpersonali con la Svizzera tedesca allo stesso livello della signora Pesenti. L'essere stata la "mamma del LAC" non è una ragione sufficiente per diventare une membro dell'ente. I criteri di scelta sono altri, devono essere altri. La candidatura Pesenti ha il profilo giusto, capacità riconosciute e la necessaria indipendenza.

* vicecapogruppo Lega in Consiglio comunale a Lugano
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