Maristella non molla la presa sulla RSI e boccia "Senza Filtri". La grande ex Polli: "Trasmissione deludente. Nessun controcanto a Maurizio Canetta"

Nuovo articolo graffiante su Opinione Liberale della deputata PLR sulla televisione pubblica: "Non serve dichiarare che si può migliorare, che gli errori saranno corretti se poi niente cambia. Forse è meglio concentrarsi sul fare che non sulle parole. CELAPOSSIAMIOFARE SENZA FILTRI"

di Maristella Polli*

Credo che la strada sia ancora in salita. Non basta, come ho già dichiarato nel mio precedente articolo, una serata in tv, una mattina in radio e risposte a lettere sul giornale per riconquistare il pubblico italofono. Bisogna non solo essere propositivi ma agire al più presto con proposte concrete e metterle in atto.

La RSI è stata ed è sicuramente un`emittente seria e affidabile ma ha bisogno di maggior rigore , idee innovative, approfondimenti più accurati. Ho seguito con interesse la serata aperta al pubblico dove si è cercato di dare risposte alle diverse sollecitazioni che sono giunte attraverso il telefono e fra il pubblico presente, ma l`impressione che ne ho ricavato è stata deludente.

Nessuno, al di fuori del conduttore Lorenzo Mammone, ( che comunque è un dipendente dell`azienda) ha fatto da controcanto al Direttore Maurizio Canetta. Ci si è limitati ad accettare le sue motivazioni e le sue osservazioni senza entrare più approfonditamente nelle tematiche.

Conosco bene l`organizzazione aziendale ed i prodotti che la RSI propone al proprio potenziale pubblico ( ricordo il Grigioni italiano che in questa serata è stata un po`dimenticato, e ricordo anche il pubblico italofono che ci segue da Oltre Gottardo e che da anni non viene maggiormente considerato!) ma non si deve e non si può giustificare tutto ciò che si realizza con la convinzione di essere al di sopra di ogni sospetto o di ogni errore. Non serve dichiarare che si può migliorare, che gli errori saranno corretti se poi niente cambia.

Non si può dire ad un bambino di 11 anni che avrà la possibilità di seguire un programma dedicato a questa fascia di età quando non è proprio così. Non si può ammettere che a novembre dello scorso anno, a Parigi, non siamo stati in grado di coprire i tragici eventi ma che una soluzione sarebbe stata messa in atto quando in estate a Nizza, in Turchia e a Monaco i fatti si sono ripresentati e la RSI ha faticato a commentarli. E`inutile avere 10 personaggi della radio e della tv che rispondono alle telefonate per poi non riuscire a passarne neanche una o a sottolineare solo i complimenti.

Insomma sono convinta che la RSI riuscirà a motivare e fidelizzare ancora il proprio pubblico unicamente proponendo una programmazione ed una produzione di qualità e sono sicura che ci riuscirà . Nella stagione appena iniziata mi sembra di poter dire che in alcuni programmi gli sforzi in questa direzione ci sono stati : ad esempio il trasmissione Storie, Il giardino di Albert, Tempi moderni ( e qui forse bisogna pensare ad ampliare la tematica legata all`economia), Linea Rossa in diretta

solo per citarne alcuni. Attendo ora che anche nell`ambito dell`Informazione qualcosa possa essere rivisto e rinnovato anche perché, se osserviamo altre emittenti televisive a noi vicine, ed ascoltiamo quelle radiofoniche, ci accorgiamo che parecchie hanno modificato il palinsesto di programmazione proprio su tematiche giornalistiche.

Per concludere mi permetto quindi di sottolineare che forse è meglio concentrarsi sul fare che non sulle parole. CELAPOSSIAMIOFARE SENZA FILTRI!I

*Deputata PLR, articolo apparso su Opinione Liberale