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Cronaca
01.12.2016 - 16:100
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Le capanne volano alto. Un 2016 sull’onda della ripresa turistica

In base ai primi dati raccolti per l’anno in corso, anche le capanne alpine hanno infatti beneficiato dello slancio che ha contraddistinto il settore turistico della regione del Lago Maggiore e Valli, che ha fatto segnare un aumento del 6% per quanto concerne i pernottamenti alberghieri

LOCARNO - Punti di partenza privilegiati per esplorare il territorio nei suoi risvolti più nascosti e per vivere un’esperienza nella natura incontaminata delle nostre montagne, le capanne condividono il trend positivo che ha fatto segnare una ripresa dei pernottamenti nelle strutture turistiche della nostra regione.


In base ai primi dati raccolti per l’anno in corso, anche le capanne alpine hanno infatti beneficiato dello slancio che ha contraddistinto il settore turistico della regione del Lago Maggiore e Valli, che ha fatto segnare un aumento del 6% per quanto concerne i pernottamenti alberghieri.


“Negli ultimi due anni - afferma Benjamin Frizzi, Direttore Marketing OTLMV - l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli è intervenuta con ancora più forza sul proprio mercato di riferimento, la Svizzera, che genera oltre il 75% del totale dei visitatori. Le operazioni di marketing e le collaborazioni strategiche estese anche alla Romandia, tradizionalmente più lontana e meno incline al turismo verso il Sud delle Alpi, sembrano anch’esse aver dato frutti. E il flusso dei turisti che pernottano nelle nostre capanne rispecchia questo schema di provenienza. Per il 2017 la prospettiva per le capanne è poi ancor più stimolante, visto che il tema prescelto per la campagna estiva di Svizzera Turismo è “ritorno alla natura”: autenticità dell’esperienza offerta dalle capanne, ricchezza del paesaggio e scoperta delle tradizioni locali saranno quindi centrali.”

 

I punti di forza delle capanne sono numerosi e rispondono alle necessità di un mercato in costante evoluzione, soprattutto considerando che la maggior parte dei flussi turistici nella regione è generata da confederati, i quali ricercano la possibilità di dedicarsi alla “vacanza attiva”.
 

“Le capanne - dice dal canto suo Giorgio Matasci, Presidente Federazione Alpinistica Ticinese e SEV Verzasca - si trovano in un quadro ideale: ubicate su percorsi e itinerari di trekking, in un contesto paesaggistico e naturalistico straordinario, danno la possibilità di praticare innumerevoli attività sportive e di godere nel contempo dei servizi di strutture spesso rinnovate e che hanno saputo posizionarsi, offrendo al visitatore un’esperienza unica e arricchente.” 
 

La qualità dei sentieri rappresenta una condizione imprescindibile per il successo delle capanne. Agire sulla qualità della nostra rete sentieristica, preservandone il fascino e la ricchezza da un lato e permettendone la fruibilità in sicurezza dall’altro, è essenziale per poter offrire un prodotto valido al visitatore. Utente che coniuga l’impegno fisico nell’affrontare il territorio ad un approccio anche culturale, per avvicinarsi alle tradizioni del luogo.
 

L’impegno umano e finanziario che l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli dedica alla cura dei sentieri ufficiali e al potenziamento dell’escursionismo è quindi rilevante e strategico, così come lo sono le collaborazioni con gli altri enti attivi sul territorio in questo ambito, sia a livello regionale sia cantonale.


La stagione 2016 per le squadre sentieri dell’Organizzazione turistica è stata particolarmente intensa. Il grande lavoro che da anni viene profuso per la manutenzione ordinaria e per la ricostruzione di tratte di sentieri ha avuto un importante riconoscimento a livello svizzero con il premio principale di Swiss Rando 2016, grazie al progetto incentrato sulla tratta Ronco di Bosco-Cordonico; premio conferito in particolare per la qualità delle ricostruzioni e l’utilizzo delle materie prime locali ricavate sul posto.
 

“Molte vie d’accesso alle capanne - sottolinea Matteo Zanoli, Responsabile sentieri OTLMV - vengono mantenute in collaborazione con le società che gestiscono le strutture ricettive. Il coinvolgimento dei volontari di queste società permette di garantire una tempistica d’intervento puntuale e un maggior numero di chilometri mantenuti. Si pensi infatti che sono oltre 1400 i chilometri della rete dei sentieri di cui si occupa direttamente o indirettamente la nostra Organizzazione. Numerosi anche i sentieri che hanno beneficiato di un restyling da parte delle nostre squadre: il sentiero Cresmino-Gerbi, in fase d’esecuzione. Interventi di messa in sicurezza a Chignell in Val Onsernone come pure a Comologno in zona Ligunc, a Catlana nelle Centovalli, tra Aiarlo e Nimi in Vallemaggia. In Verzasca abbiamo riaperto un passaggio franato una quindicina d’anni fa a Brione lungo il fiume Verzasca. Questi sono solo alcuni dei numerosi interventi che si registrano annualmente per migliorare la viabilità della rete.”

 

Capanne che offrono strutture e servizi ad hoc, una rete escursionistica curata minuziosamente, la valorizzazione del territorio: tutti tasselli fondamentali per lo sviluppo dell’interesse per la nostra regione, che vanno a formare un quadro all’interno del quale si inseriscono ulteriori filoni strategici, tra cui la Mountainbike e il Trailrunning.
 

Non resta quindi che avviarsi di buon passo alla scoperta delle bellezze del nostro territorio, rese godibili e accessibili grazie ai servizi realizzati dalla collaborazione tra istituzioni e privati.

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