Si è spento a 88 anni Giovanni Orelli. Poeta, narratore, critico letterario, di sé diceva: "La mia biografia, quella più importante, si può riassumere nei libri che ho letto". Su tutti, amava Dante Alighieri. Fu deputato in Gran Consiglio per il Partito s

LUGANO – Si è spento ieri sera all’età di 88 anni il poeta e scrittore Giovanni Orelli. Era nato a Bedretto il 30 ottobre del 1928. Dopo gli studi a Zurigo e a Milano, dove aveva ottenuto la laurea in filologia medioevale e umanistica, ha trascorso gran parte della sua vita a Lugano, dove ha insegnato al ginnasio e poi al liceo.
Di se stesso, in questo ritratto video-ritratto, diceva: “La mia biografia, quella più importante, è riassumibile nei libri che ho letto. Ne ho letti tanti, ma tra i molti autori il più importante è stato Dante Alighieri”…



È stato poeta, narratore, critico e traduttore. Il suo primo romanzo, 'L'anno della valanga', venne pubblicato nel 1965. Definì quest'opera: “Cronaca di un inverno molto lungo, il tema della solutine, della neve, della montagna”…

Politicamente impegnato, Orelli è stato esponente del Partito socialista autonomo, collaborando anche al suo settimanale Politica nuova, e ha poi aderito al Partito socialista, nelle cui fila è stato deputato dal 1995 al '99. Sua figlia, Chiara, seguì politicamente le sue orme.

Tra i numerosi riconoscimenti che ha ottenuto, citiamo il Premio Veillon nel 1964 per L'anno della valanga, il Premio Schiller per Il gioco del Monopoly nel 1981 e per Concertino per rane nel 1991, il Premio Gottfried Keller nel 1997 e il Gran Premio Schiller nel 2012.