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26.12.2016 - 17:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

La vita tormentata e spericolata di George Michael. Dagli incidenti all'abuso di droghe che lo costrinsero a un periodo di disintossicazione in una clinica di Zurigo. Le profetiche parole di sua cugina che l'anno scorso raccontò: "Tendeva alla dipendenza

La donna: "Era arrivato ad un punto in cui tremava e continuava a ripetere ‘devo farmi una dose’. C’erano feste alle quali collassava sul pavimento"

LONDRA - Nel luglio del 2015 George Michael trascorse un periodo di cura in una clinica zurighese per combattere la dipendenza dalle droghe. Dal crack, in particolare. Fu Jackie Georgiou, moglie del cugino della star, a raccontarlo ai giornali inglesi: “Prima che se andasse in clinica – disse al Daily Mail nel luglio dell’anno scorso - era arrivato ad un punto in cui tremava e continuava a ripetere ‘devo farmi una dose’. C’erano feste alle quali George collassava sul pavimento e dovevano portarlo via sporco del suo stesso vomito, cose terribili. Era diventato molto magro e molto malato”.

“È per colpa del crack, della marijuana, dell’alcol e della cocaina se si è ridotto così– aggiunse Jackie Georgiou – avrebbe finito col morire o coll’essere arrestato, ero terrorizzata dall’idea che potesse morire”.

Secondo la donna, sarebbe stata la passione di George per il sesso gay occasionale a portarlo a sperimentare quel tipo di droghe: “Lui tendeva alla dipendenza e amava il rischio. Non aveva problemi a farsi una dose in un cespuglio o nei parchi pubblici. Ecco a cosa lo hanno portato i ragazzi che affittava per le sue notti di sesso”.

Nella vita tormentata e spericolata di George Michael ci sono molti episodi e punti oscuri. Nel 1998, dopo avere rifiutato per anni di parlare della propria sessualità, il cantante annunciò di essere gay in seguito a un arresto per atti osceni in luogo pubblico in una toilette di Beverly Hills. Nel 2006 e nel 2008 fu arrestato per possesso di droga, incluso crack, una letale versione della cocaina. Nel 2010 fu condannato a due mesi di prigione e al ritiro della patente per cinque anni per avere sfondato con la sua Rolls-Royce la vetrina di un negozio a Londra mentre guidava sotto l’effetto della marijuana. Infine, c’è il misterioso incidente accaduto nel 2013 in autostrada nei pressi di Londra, dal quale uscì vivo per miracolo: venne catapultato fuori dalla sua Range Rover a 110 chilometri all’ora e fu schivato per un pelo dalle auto che sopraggiungevano. Michael era seduto al posto del passeggero e l’ipotesi della caduta accidentale non convinse nessuno.

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