Fiorenzo Dadò festeggia in montagna il primo compleanno da presidente e traccia un bilancio della sua vita: "Vi sono riconoscente per questi 46 anni passati assieme... Sono stato buono ma anche un po' meno, ribelle e a volte poco ligio alle regole. Ho pro

di Fiorenzo Dadò (da Facebook)

VI SONO RICONOSCENTE PER QUESTI 46 ANNI PASSATI ASSIEME

46 anni sono già passati. Questo significa che ho dietro di me molto del Tempo che la vita mi concederà. Non so quanti giorni mi restano ancora per stare qui con voi. Nessuno di noi lo sa.
Ma c'è un attimo dell'anno in cui dovremmo mettere da parte tutto, dove abbiamo l'opportunità di misurare la qualità delle nostre esperienze e delle emozioni che ci hanno accompagnati, la qualità e il risultato del nostro Tempo trascorso, insomma.

È un giorno per certi aspetti unico, che dovremmo dedicare a noi e alla riconoscenza, anche se la vita non sempre ci ha sorriso.

Oggi ho scelto di venire quassù, nel silenzio e nella solitudine, ospite della natura che sta riposando, tra le montagne dove hanno vissuto i miei antenati. Loro, i nostri antenati, sono un esempio silenzioso, umile, semplice, di rettitudine e altruismo, che cerco di seguire come riesco nel mio piccolo cammino.
Sento un forte senso di gratitudine nel mio cuore, per questi primi 46 anni di vita. Non sono stati perfetti, no. Ho avuto anch'io, come tutti, i miei alti e bassi.

Sono stato buono ma anche un po' meno, ribelle e a volte poco ligio alle regole. Ho provato attimi di gioia profonda ma ho pure sofferto parecchio, ho avuto fortuna, ho saputo cogliere alcune opportunità importanti, ma ho pure sprecato stupidamente delle occasioni straordinarie.Sono stato amato, anche molto, e ho ricambiato, ma a volte ho pure deluso amaramente e non sempre mi sono dimostrato all'altezza della persona al mio fianco.

Sono però infinitamente riconoscente a mia Mamma per avermi pazientemente insegnato a non inciampare nella vita, a mio Padre per avermi indicato come fare a rialzarmi e per avermi dato gli strumenti per seguire la mia strada in libertà. Ai miei fratelli per avermi fatto da apripista, prendendo qualche "legnata" al mio posto.

Sono profondamente riconoscente a chi mi ama e a chi mi ha amato ma sento di dover chiedere scusa a chi ho deluso e ferito. Grazie agli amici per avermi aiutato, accompagnato e a volte sopportato con il mio temperamento caliente.

Ma si, grazie anche ai nemici, a chi mi ha voluto o mi vuole male, per avermi risparmiato pene e umiliazioni insopportabili. Credo di aver fatto altrettanto.

E GRAZIE A TUTTI VOI CHE MI LEGGETE, NON VI CONOSCO TUTTI MA VI SONO MOLTO RICONOSCENTE SE MI SAPRETE PERDONARE QUALCHE ERRORE.
SOLO VALORIZZANDO LE NOSTRE DIVERSITÀ, LE NOSTRE FORZE, ASSIEME E UNITI, RIUSCIREMO A DARE UNA MANO A CHI È IN DIFFICOLTÀ E AD AFFRONTARE CON CORAGGIO IL NON FACILE FUTURO CHE CI ATTENDE.