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16.01.2017 - 14:510
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Conflitti di interesse: il Consiglio di Stato dice "no" a nuove regole per i politici. Bocciate le proposte di Denti e Kandemir Bordoli. E in Commissione già pronti due rapporti che sposano la tesi governativa

L'iniziativa del deputato è destinata a una sicura bocciatura da parte del Gran Consiglio, mentre per quella della socialista, che chiede il divieto per i ministri di sedere nei CdA delle aziende pubbliche, non è detta l'ultima parola....

BELLINZONA - No dal Consiglio di Stato e "no" anche dalla Commissione dei diritti politici. Il tema del conflitto di interesse, ricorrente come le Feste comandate all'interno del dibattito politico, neppure questa volta sembra destinato a trovare una soluzione più stretta

 

Il Governo ha infatti invitato il Gran Consiglio a bocciare due iniziative che chiedevano nuove regole. Una, elaborata, presentata dal deputato Franco Denti (qui il testo). L'altra, generica, presentata dalla socialista Pelin Kandemir Bordoli. Stesso tema, stessa risposta, ma con richieste diverse. L'iniziativa Denti molto di dettaglio con diverse restrizioni. La proposta di Kandemir Bordoli, per contro, con una sola richiesta: impedire ai ministri di sedere nei Consigli d'Amministrazione delle aziene pubbliche e parapubbliche.

 

"L’iniziativa parlamentare generica - scrive il Consiglio di Stato nel suo messaggio licenziato nelle scorse settimane - propone di inserire nella legge del 24 febbraio 2015 sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato un’incompatibilità generale tra la carica di membro del Parlamento e quella delle aziende pubbliche dello Stato o con partecipazione dello Stato. Oggi queste incompatibilità sono definite di volta in volta nelle leggi speciali. La legislazione cantonale contempla casi in cui i membri del Parlamento e del Governo possono fare parte del consiglio di amministrazione di un’azienda o di un ente statale (Ente ospedaliero cantonale), altri in cui non vi possono fare parte (Azienda elettrica ticinese) e, infine, casi in cui l’incompatibilità è istituita solo per i membri del Consiglio di Stato (Banca dello Stato del Cantone Ticino). Siamo dell’opinione che l’eventuale istituzione di nuove incompatibilità debba essere esaminata caso per caso, per tenere conto delle situazioni specifiche di ciascun ente pubblico.

 

L’iniziativa parlamentare elaborata, oltre a introdurre alcuni ulteriori casi di incompatibilità, propone di definirli in norme di rango costituzionale anziché legislativo. Questo cambiamento di impostazione si pone in contrasto con ciò che è stato deciso il 16 ottobre 1997 dal Gran Consiglio e approvato il 14 dicembre 1997 dal Popolo mediante l’adozione della Costituzione cantonale vigente.

 

"L’atto parlamentare - scrive sempre il Governo a proposito dell'iniziativa Denti - propone un testo elaborato di modificazione costituzionale che presenta una serie di problemi, lacune e incoerenze. L’iniziativa parlamentare elaborata ammette di non aver la pretesta di completezza e di risoluzione del tema del conflitto di interesse ma sostiene che la popolazione abbia il “legittimo interesse ad avere disposizioni minime nel campo del conflitto di interesse”.

 

In conclusione, afferma il Governo, "reputiamo che la legislazione cantonale disponga già di norme che permettano di evitare situazioni di collisione di interessi. Non escludiamo di principio l’ipotesi di modificare o introdurre alcune nuove situazioni di incompatibilità. Questi casi devono però essere esaminati singolarmente, giustificati da un interesse pubblico e semmai introdotti nelle basi legali più appropriate. Le lacune del progetto dimostrano come non sia opportuno regolare nella Costituzione fin nei particolari temi specifici. La Costituzione deve limitarsi a iscrivere i principi fondamentali. Certamente si potrebbe cercare di completare e precisare meglio le disposizioni. Vi sarà però sempre il rischio di lacune, in particolare a causa della mancanza di flessibilità nel caso sia necessario estendere le incompatibilità a nuove situazioni".

 

Perciò, come detto, entrambe le iniziative vanno rispedite al mittente. Il deputato PLR Franco Celio ha già provveduto a redigere due rapporti che sposano la tesi governative. Rapporti che troveranno certamente la maggioranza per quanto riguarda l'iniziativa Denti, mentre per quella di Kandemir Bordoli potrebbero esserci delle sorprese. Molto dipenderà dal rapporto che presenterà Jacques Ducry in opposizione a quello di Celio. A quel punto ci sarà la conta delle firme e si andrà in aula. Probabilmente a febbraio.

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