Nelle ultime settimane infatti si era fatta insistente la voce che almeno una parte del Movimento - quella di via Monte Boglia, quella dell'animo sociale, per intenderci - avrebbe alla fine appoggiato i socialisti su uno dei tre questi posti in votazione: quello sull'assistenza e le cure a domicilio. Tanto che ancora ieri, a margine della manifestazione della sinistra ticinese contro i tagli, il presidente del PS Igor Righini aveva lanciato un ultimo appello ai leghisti.
C'era dunque una certa attesa per la pubblicazione delle indicazioni di voto sul Mattino. Ma, come detto, non c'è stata nessuna sorpresa. La Lega ha deciso di ribadire il suo sostegno a tutti i provvedimenti della manovra di risanamento finanziario, che il gruppo leghista in Gran Consiglio aveva peraltro sostenuto negli scorsi mesi.
Sul quesito referendario più sensibile, il Movimento nelle motivazioni a sostegno della misura varata da Governo e Parlamento mette i puntini sulle "i": "Grazie alla Lega, è stata sventata l'introduzione di un nuovo contributo a carico degli utenti SACD. I servizi di assistenza e cura a domicilio hanno adesso due anni di tempo per proporre misure alternative. Se non dovessero arrivare, la Lega continuerà ad opporsi al contributo a carico degli utenti: basta mettere le mani in tasca ai nostri anziani".
Alla vigilia del dibattito bis sul preventivo viene dunque a cadere uno degli argomenti che avrebbe potuto riattizzare le polemiche sui partiti del Triciclo.