Quando in politica mancano gli argomenti, alcuni, pur di sostenere le proprie tesi, arrivano a mentire o raccontano solo la parte della verità che fa più comodo, immaginando che la gente sia pronta a credere a tutto.
E’ accaduto anche in questi giorni, dove Mattinonline e Mattino della domenica hanno dovuto raccontare falsità su di una persona assunta al 60% al Centro di dialettologia e etnografia (CDE) con un contratto da ausiliario, rea di provenire da Torino.
Sbandierando la presunta copia parziale di un curriculum fermo al 2013, hanno messo in dubbio quanto affermato dal Governo, nonché ovviamente l’onorabilità del collaboratore toccato.
Un giovane che ha conseguito una specializzazione in onomastica presso l’Università di Torino nel 2016 ed è in attesa di discutere il dottorato. Ed è proprio nel quadro di questo lavoro che si è avvicinato al CDE, quale centro specialistico al di fuori dei confini italiani. Un giovane che oltre a ciò ha mostrato una competenza personale di rilievo in informatica, tanto da aver contruibuito a generare le banche dati necessarie al lavoro dello stesso CDE senza dover far capo a specialisti esterni.
Ancora una volta in questo Cantone non si esita ad usare la maldicenza gratuitamente, in mancanza di argomenti più degni. Un povero metodo usato da povere persone, che in mancanza di fatti veri sono costrette a ricorrere alla menzogna. Un metodo che insulta i destinatari di queste pseudoinformazioni, trattandoli da creduloni pronti a prendere tutto per oro colato.
Consigliere di Stato PS