Permessi, altri due finiscono in carcere: sono il titolare e il direttore di una ditta di ponteggi del Bellinzonese. Entrambi sono kossovari. E siamo a otto persone in cella

Entrambi sono stati arrestati con l'ipotesi di reato di tratta di esseri umani, ripetuta usura, ripetuta falsità in certificati, ripetuta incitazione aggravata all'entrata, alla partenza o al soggiorno illegale di persone. E non si escludono ulteriori sviluppi dal lavoro che la Magistraturai sta svolgendo

LUGANO - Altri due arresti. La maxi inchiesta condotta dal Ministero pubblico nell'ambito dei permessi di lavoro e di residenza, oggi ha portato al fermo e all'interrogatorio di un 42enne e un 32enne entrambi cittadini kossovari residenti nel Bellinzonese. Sale così a otto il numero di persone finite dietro le sbarre, più altri tre indagati.

Si tratta del titolare e del direttore di una ditta di ponteggi di Camorino. Entrambi sono stati arrestati con l'ipotesi di reato di tratta di esseri umani, ripetuta usura, ripetuta falsità in certificati, ripetuta incitazione aggravata all'entrata, alla partenza o al soggiorno illegale di persone.

Stando a quanto riferisce alla RSI la ditta di ponteggi sarebbe una delle società in cui il presunto corruttore - il 25enne kosovaro finito in manette negli scorsi giorni con l'accusa di aver assunto nella sua Sagl cittadini con passaporti falsi – ha lavorato in passato.

L'indagine è coordinata dal Procuratore Pubblico Antonio Perugini. Al momento non saranno rilasciate ulteriori informazioni sull'inchiesta che dovrà stabilire l'entità della fattispecie e stabilire le singole responsabilità. Non si escludono in ogni caso ulteriori sviluppi dal lavoro che la Magistraturai sta svolgendo.