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18.02.2017 - 01:100
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Permessopoli, la Lega fa quadrato intorno a Norman Gobbi e va al contrattacco: "Da parte della partitocrazia uno squallido spettacolo di giustizialismo a senso unico"

Il Movimento di via Monte Boglia prende ufficialmente posizione con una durissima nota stampa: "Nessuna sceneggiata come quella cui assistiamo in questi giorni è stata montata, ad esempio, quando nel mirino della Magistratura si è trovato l’Ispettorato fiscale, oppure la Sezione della logistica. E per i casi di pedofilia che emergono all’interno delle scuole cantonali, nessuno si sogna di chiedere le dimissioni del direttore del DECS! Piena fiducia in Norman"

LUGANO - La Lega scende in campo a difesa di Norman Gobbi. Dopo la bufera politica scatenatasi intorno al Consigliere di Stato a seguito dello scandalo permessi, il Movimento di via Monte Boglia si schiera senza e senza ma dalla parte del suo ministro.
 
"La Lega dei Ticinesi - si legge in una nota inviata nella serata di venerdì alle redazioni - prende atto che la partitocrazia, nella foga di attaccare l’odiato leghista Norman Gobbi, ha ormai perso completamente la bussola. Al punto che c’è chi ormai arriva a pretendere le dimissioni di un Consigliere di Stato addirittura sulla base di una lettera anonima dai chiari intenti diffamatori. Uno scritto farcito di accuse che potrebbero benissimo rivelarsi dei semplici pretesti per gettare fango".
 
"Non è la prima volta - prosegue il comunicato - che dei funzionari cantonali si trovano sotto inchiesta penale. Non si è però mai visto un simile grottesco accanimento, del tutto strumentale, da parte della partitocrazia nei confronti del capo del dipartimento interessato.  Nessuna sceneggiata come quella cui assistiamo in questi giorni è stata montata, ad esempio, quando nel mirino della Magistratura si è trovato l’Ispettorato fiscale, oppure la Sezione della logistica. E per i casi di pedofilia che emergono all’interno delle scuole cantonali, nessuno si sogna di chiedere le dimissioni del direttore del DECS!".
 
"Malgrado l’inchiesta penale e gli accertamenti in corso - termina la nota - la partitocrazia si sta producendo quindi in uno squallido spettacolo di giustizialismo strumentale e a senso unico, con indecorose arrampicate sui vetri alla disperata ed affannosa ricerca di appigli per attaccare il nemico politico nella persona del direttore del DI. La Lega dei Ticinesi deplora l’ennesimo episodio di indignazione selettiva e  a senso unico e, va da sé, conferma la propria piena fiducia in Norman Gobbi. Il quale ci sta mettendo la faccia e si sta impegnando a fondo per fare piena chiarezza e pulizia su quanto accaduto all’interno dell’Ufficio della migrazione. Così come esige il rispetto per i cittadini ticinesi e per i funzionari onesti". 
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