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25.02.2017 - 18:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Nicoletta Barazzoni: "Hai ragione caro Papa Francesco a denunciare le gesta e lo stile di vita di chi si professa cristiano ma cristiano non è. Quando li vedo indaffarati a fare affari, a occupare posti di potere..."

La giornalista: "Caro Papa Francesco, leggendo il tuo commento al Vangelo durante la Santa Messa, mi ricordi alcuni gruppi religiosi che non sono sette, come molti li definiscono, ma comunità etnocentriche che credono di essere i nuovi evangelisti e gli interpreti originali del messaggio cristiano"

di Nicoletta Barazzoni *

Caro Papa Francesco, leggendo il tuo commento al Vangelo durante la Santa Messa, mi ricordi alcuni gruppi religiosi che non sono sette, come molti li definiscono, ma comunità etnocentriche che credono di essere i nuovi evangelisti e gli interpreti originali del messaggio cristiano.

Quelli che se provi a contrastarli e/o a criticarli possono addirittura arrivare a dimostrarti la loro ermetica compattezza, togliendoti il saluto. In una sorta di ostracismo silenzioso minaccioso vieni messo ai margini.

Hai ragione caro Papa Francesco perché per me sono dei cristiani per nulla cattolici, quando li vedo indaffarati a fare affari, a occupare posti di potere, come ad esempio in certi mass media o in certe strutture sanitarie del nord Italia, dove sono presenti in maniera imponente.

È così anche quando li vedo fare cose con la mano destra e confondere le carte con la sinistra. Hai ragione caro Papa Francesco a denunciare le gesta e lo stile di vita di chi si professa cristiano ma cristiano non è. Perché li ho visti agire nella mia esperienza privata, pubblica e professionale.

Certo presi singolarmente sono magari persone comprensive ma quando si radunano esibiscono la loro potenza ideologica, che diventa il verbo di un Dio in cui non mi riconosco. Quelli che più mi fanno pensare sono quelli che vanno a messa tutte le domeniche, con la faccia d'angelo e la coda di Belzebù.

Ma siamo noi semplici credenti, peccatori di bassa plebe a doverci sentire in colpa di fronte alla loro ipocrisia? Quella per intenderci che recita nel Vangelo: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini; ma dentro siete pieni di ipocrisia e d'iniquità".

Hai ragione caro Papa Francesco a indignarti dicendo che ci sono cattolici sporchi negli affari. Ma essere sporchi non basta per dire che sono oramai come metastasi nel tessuto connettivo ed economico della società. Perché non si è sporchi solo per aver raggirato il prossimo, abusando del proprio potere e del proprio denaro. Si è sporchi anche quando ci si relaziona all'altro con arroganza e supponenza, e ci si crede degli eletti da Dio, soprattutto quando si è consapevoli di essere sporchi ma ci si lava la coscienza, affidandosi al perdono di Dio.

Ma mi rassicuri e mi sento serena caro Papa Francesco perché tu concludi dicendo che il Signore sarà molto duro con chi ha la doppia vita, come quando Gesù dice: "guai a voi, scribi e farisei ipocriti che divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna più severa".

* giornalista
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