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22.03.2017 - 12:030
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano: "È vero che c'è stato un “subappalto” di prestazioni mediche (pagate anche dalla Città) da parte di un medico “ticinese” a figura professionale frontaliera con scarsa conoscenza della realtà locale?"

Il Gruppo PS/PC interroga il Municipio circa un caso che tocca il Servizio di picchetto del Circolo medico del Luganese: "Ci è giunta voce che un medico “ticinese” operativo nel Luganese a cui era stato assegnato un preciso turno di picchetto abbia subappaltato (da intendersi: non ha versato tutta la parcella a chi ha lavorato per lui) le prestazioni (che gli erano state assegnate dal Circolo medico e state pagate anche dalla Città di Lugano) a un professionista italiano residente in Italia"

Onorevole signor Sindaco, Onorevoli signori Municipali,


In merito al servizio sanitario di picchetto, l’art. 30a cpv. 2 della Legge sanitaria recita:


2In particolare, gli Ordini dei medici, dei dentisti, dei farmacisti e dei veterinari organizzano il servizio sanitario di picchetto, segnatamente notturno e festivo. 

 

Secondo questo articolo: 

  • l’Ordine dei Medici del Cantone Ticino è tenuto a organizzare a livello regionale o locale questo servizio senza pretendere un indennizzo per le spese organizzative né dal Cantone, né dai Comuni. 
  • non sussiste alcuna obbligatorietà per i Comuni a sottoscrivere delle convenzioni per il servizio di picchetto medico notturno e festivo; 

 

È ovvio che in caso d'intervento, le prestazioni mediche vengono invece retribuite secondo le tariffe delle convenzioni LAMal o a fatturazione diretta (ad esempio pazienti stranieri). Va inoltre ben precisato che i Comuni sono sempre liberi di versare un contributo all’Ordine dei Medici per queste o altre prestazioni, ma non ne sono obbligati.  È vero che il Circolo Medico è tenuto per legge a garantire un picchetto notturno e festivo. Tuttavia i requisiti minimi per questo servizio non corrispondono all’attuale livello di prestazione. La legge impone, infatti, che tutti i medici, indistintamente dalla loro specializzazione, sono tenuti a partecipare attivamente ai turni di picchetto. In realtà ciò non è possibile poiché non tutti questi attori sanitari sono dei generalisti e quindi dotati di una sufficiente esperienza per assumere correttamente questo compito.

 

Ci risulta che il Distretto del Luganese sia stato negli anni passati suddiviso in due zone: Malcantone e resto del Luganese. Per quanto riguarda il Malcantone, è stata stipulata all’inizio del decennio una convenzione fra il Circolo Medico e i Comuni. La convenzione prevede il mantenimento di una organizzazione specifica per il Malcantone, incentivando la collaborazione e il coordinamento con gli altri enti e servizi sanitari, in particolare la Croce Verde e l’aiuto domiciliare. Il Circolo Medico del Luganese ha selezionato i medici per il picchetto facendo in modo che la copertura non fosse ridotta al semplice alibi tanto per soddisfare i presupposti della Legge. Con la convenzione viene garantita la tempestività con medici formati e conoscitori delle realtà locali e la razionalità e proporzionalità degli interventi. Sono così attuate le premesse per una rete sanitaria ben funzionante sul territorio. Il funzionamento del picchetto viene diretto da un medico responsabile che è anche l’interlocutore al quale i Comuni e gli altri attori sanitari possono rivolgersi per eventuali segnalazioni, osservazioni e proposte. Il costo a carico dei Comuni è stato fissato a fr. 1.50 per abitante (popolazione finanziaria) e viene destinato a coprire le spese di indennità di picchetto, della centrale e le spese vive. I Comuni ricevono un rendiconto annuale sull’attività eseguita.
 

Se da un lato, per quanto riguarda invece il resto del Luganese, in particolare la Città di Lugano, non ci è dato a sapere se esiste convenzione analoga e quali condizioni valgano, dall’altro ci è giunta voce che un medico “ticinese” operativo nel Luganese a cui era stato assegnato un preciso turno di picchetto abbia subappaltato (da intendersi: non ha versato tutta la parcella a chi ha lavorato per lui) le prestazioni (che gli erano state assegnate dal Circolo medico e state pagate anche dalla Città di Lugano) a un professionista italiano residente in Italia.

 

Alla luce di quanto esposto sopra, avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC, chiediamo al Lodevole Municipio:

 

  • Esiste una convenzione fra la Città di Lugano e il Circolo medico del Luganese, atta a garantire la presenza durante i giorni festivi e notturni di medici appropriati sul suo territorio?
  • Se sì, da quando esiste?
  • La convenzione implica anche un versamento da parte della città di Lugano di un contributo annuo al Circolo medico di Lugano per garantire l’organizzazione e lo svolgimento dei picchetti medici sul suo territorio? 
  • Se sì, a quanto ammonta tale contributo annuo?
  • Vi sono le premesse (per l’importo finanziario e/o per la durata) affinché questa convenzione sia sottoposta al vaglio anche del Consiglio comunale?
  • Il Municipio è a conoscenza e se del caso conferma l’informazione da noi ricevuta circa un “subappalto” di prestazioni mediche (pagate anche dalla Città) da parte di un medico “ticinese” a figura professionale frontaliera con scarsa conoscenza della realtà locale?
  • Se sì, la situazione in cui ha operato il medico “ticinese” è andata oltre la legalità o no (in particolare aveva il medico frontaliero un’autorizzazione ad esercitare risp. a lavorare)?
  • Se sì, quali passi ha intrapreso il Municipio per denunciare a chi di competenza l’infrazione commessa?
  • Il medico “ticinese” ha svolto o svolge altra attività retribuita per la Città di Lugano?
  • Se sì, intende il Municipio prendere misure contro questo medico “ticinese”?
  • La città di Lugano chiede al Circolo medico di Lugano un resoconto dell’attività svolta durante ogni anno?
  • Se no, intende farlo in futuro?
  • Se sì, si può avere copia dei resoconti per il 2015 e il 2016 ricevuti?


Con ogni ossequio,
 

Per il Gruppo PS/PC
 

Marco Jermini – Simona Buri – Carlo Zoppi – Raoul Ghisletta – Tessa Prati – Demis Fumasoli – Antonio Bassi

 

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