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20.05.2017 - 16:280
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"L'orgasmo vaginale? Non esiste. È un'invenzione di Freud. E le donne fingono perché non lo sanno". Un sessuologo italiano sfata la leggenda: "Smettiamola e parliamo solo di orgasmo femminile"

Il medico Vincenzo Puppo: "Sapere che l’orgasmo vaginale non esiste sarà una liberazione anche per i maschi, non ci saranno più ansie da prestazione, perché non è il pene quello che conta, quindi non sono importanti neanche le sue dimensioni..."

ROMA - Il medico sessuologo italiano Vincenzo Puppo ha pubblicato un articolo sul sito del Fatto Quotidiano nel quale sfata l’esistenza dell’orgasmo vaginale. Il medico parte da un post pubblicato sullo stesso portale da una sessuologa. E rivela che…

di Vincenzo Puppo *

In un recente post del Fattoquotidiano.it, scritto dalla psicoterapeuta e sessuologa Roberta Rossi si legge: “molte donne fingono orgasmi per soddisfare il compagno”. No. Fingono perché non sanno che l’orgasmo vaginale non esiste (e che l’anorgasmia è una disfunzione o malattia inesistente). Quindi, per sentirsi “normali” devono far credere al partner che riescono a godere con il pene in vagina. Le responsabilità di questa ignoranza è anche dei sessuologi, perché tutti sanno che l’orgasmo vaginale non esiste, ma non lo divulgano tramite i mass-media né quando fanno educazione e terapia sessuale: il mantenimento dell’ignoranza è un grande business.

La vagina è un organo interno responsabile della riproduzione. Infatti, dopo la menopausa va lentamente in “atrofia” e da secoli sappiamo che non ha una struttura anatomica tale da poter scatenare un orgasmo. Ciononostante, nel 1905 l’orgasmo vaginale è stato inventato da Sigmund Freud sulla base di opinioni personali prive di basi scientifiche.

Nell’articolo pubblicato in Clinical anatomy del 2015  si legge: “Per la prima volta, un medico ha affermato che esistono due tipi di orgasmo e che quello vaginale era la norma prevista per le donne adulte (…) la teoria di Freud è uno strumento per fare accettare alle donne il loro ruolo sociale”.

Le poche donne che affermano di provare “l’orgasmo vaginale” ricorrono a quest’espressione perché da 100 anni è usata dai sessuologi, ma è errato dal punto di vista scientifico, perché l’orgasmo è sempre scatenato dagli organi erettili della vulva (clitoride, piccole labbra ecc.), che tutte le donne possiedono, per questo bisogna parlare semplicemente di “orgasmo femminile”, come si usa genericamente “orgasmo maschile” per gli uomini.

Le affermazioni sull’orgasmo vaginale di Emmanuele Jannini, Jim Pfaus, Stuart Brody, Beverly Whipple, Barry Komisaruk, Chiara Simonelli, Alessandra Graziottin, e altri non hanno basi scientifiche, e i termini orgasmo vaginale, uterino, clitorideo, misto o del punto G/A/C/U/K/O/CUV ecc. non devono più essere usati da sessuologi, ginecologi, psicologi, dai mass-media e dalle donne.

Abituarsi a usare semplicemente “orgasmo femminile” è importante perché non ci saranno più donne che si sentiranno anormali, patologiche o inferiori perché non provano l’inesistente orgasmo vaginale, e potranno parlarne senza più vergognarsi anche con il partner e le amiche.

Tutte le donne possono avere orgasmi, non solo durante la masturbazione reciproca e nel rapporto orale, ma anche nel rapporto vaginale (e anale) sempre, anche la “prima volta” (cioè al primo rapporto vaginale, che non deve essere doloroso) e in tutte le posizioni, con la (semplice) stimolazione contemporanea di clitoride e piccole labbra con le dita, che si può fare anche dopo l’eiaculazione maschile in vagina. Si veda in proposito lo schema sull’orgasmo femminile.

Importante sarà inoltre la nuova definizione di “rapporto sessuale completo“, ripresa dall’ebook del 2011: non più il solo rapporto vaginale, ma anche l’orgasmo per entrambi i partner con o senza il rapporto vaginale (definizione valida per tutti gli esseri umani). E questo sempre, anche in adolescenza, in gravidanza, e dopo la menopausa.

Com’è possibile che i sessuologi insegnino alle coppie come stimolare la clitoride durante il rapporto vaginale solo in terapia sessuale? Tutti devono sapere che non è una terapia, e si può, si deve, fare sempre, ogni volta che si fa l’amore. Avete 2 mani con 10 dita (e ci sono anche le dita della donna), durante il rapporto vaginale le usate per accarezzare viso, collo, seno, natiche della vostra partner. Perché non usarle anche per la stimolazione della clitoride?

Sapere che l’orgasmo vaginale non esiste sarà una liberazione anche per i maschi, non ci saranno più ansie da prestazione, perché non è il pene quello che conta (quindi non sono importanti neanche le sue dimensioni), ma sono le mani che un ragazzo o un uomo deve sapere come e dove usare ed è una cosa semplicissima, ma i sessuologi lo devono spiegare a tutti quando fanno educazione sessuale, agli adolescenti e adulti.

Vale quindi la proporzione Conoscenza: Educazione = Libertà: Felicità. Insomma, mai più senza orgasmo femminile, perché è importante anche per la salute sessuale e generale, vedi l’ebook sull’arte di fare l’amore del 2014.

* medico sessuologo
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