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Cronaca
08.06.2017 - 11:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

A un mese dalla bufera di 'Patti Chiari' parla Enzo Crotta: “Ho una grande malinconia e tanti dispiaceri. Ho perso una cifra d'affari di 4 milioni. Una decina di dipendenti li ho già sistemati in altre aziende. Sul futuro vedremo... Intanto stiamo facendo

"Tornare sul mercato? Non so, vedremo. Sono 30 anni che lavoro con Migros, 35 con Manor, 10 con Coop e non ho mai avuto un reclamo, mai un’analisi fuori posto, siamo stati reciprocamente corretti, e mi piange il cuore per aver perso la fiducia di certi clienti ma quelli che mi conoscono la fiducia in me non la perdono"

LUGANO – A un mese dalla puntata di ‘Patti Chiari’ che ha sollevato il caso, denunciando gravi carenze di igiene nei processi di produzione, oltre al maltrattamento di alcuni dipendenti e a irregolarità nelle retribuzioni (leggi qui), Enzo Crotta dice la sua e fa il punto sulla bufera che l’ha travolto. E che ha indotto i grandi magazzini a sospendere la distribuzione dei suoi prodotti.

Il titolare dell’omonima azienda agricola di Muzzano ha parlato ieri sera alla trasmissione ‘Bazzi Tuoi’, su Radio Fiume Ticino. “Ho una grande malinconia e tanti dispiaceri – ha detto -. Penso che non avrebbero parlato come hanno parlato di me nemmeno di uno che avesse ammazzato venti persone”.

E alla domanda se ha sporto eventuali denunce penali contro ignoti ha riposto: “Stiamo facendole”.

Questa vicenda, ha aggiunto Crotta, mi costerà la perdita di una cifra d’affari di 3 o 4 milioni all’anno, forse 5… Solo di salari, oneri e assicurazioni paghiamo ogni anno due milioni di franchi”.

Ma nonostante l’apparenza delle cifre, ha precisato Crotta, i costi di produzione sono alti e nel settore dell’alimentazione orticolo “siamo tutti alla canna del gas, i margini sono sempre più ridutti”.

Ma che fine faranno i 40 collaboratori della Crotta che dopo la bufera hanno ricevuto la disdetta del contratto?
“Qualcuno rientra da noi – ha detto il titolare -, e una decina sono riuscito a piazzarli  in altre aziende del settore. Non saranno tutti a carico dello Stato. Almeno una trentina sono persone valide, che meritano veramente di essere aiutate e io farò di tutto per aiutarle. Questo mese, comunque, ho fatto 120mila franchi di stipendi...”.

Per ora la Crotta rimane in vita, ha aggiunto, “poi vedremo i conti alla fine, spero di riuscire a pagare tutto, perché devo ancora incassare una pigna di soldi.
"Tornare sul mercato? Non so, vedremo. Sono 30 anni che lavoro con Migros, 35 con Manor, 10 con Coop e non ho mai avuto un reclamo, mai un’analisi fuori posto, siamo stati reciprocamente corretti, e mi piange il cuore per aver perso la fiducia di certi clienti ma quelli che mi conoscono la fiducia in me non la perdono”.

Nonostante le 300 foto e le 7 testimonianze di ex dipendenti presentate da ‘Patti Chiari’ e nonostante le riprese che mostravano chiare carenze di igiene, Enzo Crotta continua a ritenere che tutto sia, almeno in parte, frutto di un complotto contro di lui.

“Dico solo una cosa: ho decine di cavalli e di mucche, e le foto che sono state inviata alla RSI mostravano gli scarti di verdura destinati agli animali. Ne facevamo 10 palette al giorno… In ogni caso, nonostante io abbia accettato di andare in studio a ‘Patti Chiari’ quel servizio non l’ho visto e non lo voglio vedere. Non ho letto neanche i commenti dei giornali”.

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