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Cronaca
25.06.2017 - 16:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Polizia Malcantone Est, la gabola diventa un 'gabolone'. Il Tribunale dichiara illegittima la nomina di Triacca a nuovo comandante. E Agno pagherà il salario fino alla pensione all'ex vice Memeo, la cui sospensione aveva fatto scoppiare il caso. Oltre al

Tutto era nato dalla sospensione di Memeo per tensioni con l'ex comandante Fattorini. Insomma, oltre al danno, la beffa… Forse è davvero il caso di ripensare a una riforma diversa delle polizie comunali, raggruppandole in poli che facciano capo alle città

AGNO – La gabola della Polizia Malcantone Est non smette di riservare clamorose sorprese… E diventa un ‘gabolone’. Su due fronti.

Il primo è quello giudiziario: il Tribunale amministrativo cantonale ha deciso nei giorni scorsi di annullare la nomina di Tiziano Triacca, decisa nel marzo dell’anno scorso dal Municipio di Agno, comune sede del consorzio, a comandante del corpo di polizia regionale.

Il secondo fronte riguarda invece l’accordo stipulato tra lo stesso Comune e l’ex vicecomandante, Carlo Memeo, la cui sospensione, legata a tensioni con l’allora comandante, Adriano Fattorini, aveva fatto scoppiare la gabola.

Il legale di Memeo, Rossano Guggiari, aveva chiesto la revoca della sospensione, ritenendola abusiva, e il reintegro del poliziotto nella sua funzione. Ma il caso è rimasto in sospeso per oltre un anno e dopo che, sempre nella primavera dello scorso anno, il comandante Fattorini si è dimesso, il corpo è stato affidato per qualche mese a interim a un ufficiale della Polizia di Lugano.

A fine marzo 2016, nel corso di una burrascosa seduta di Consiglio comunale, l’allora sindaco di Agno, Mauro Frischknecht, aveva comunicato che il comandante Fattorini era stato “prestato” alla Polizia Malcantone Ovest (quindi a Caslano, che ne è il comune-polo). Un prestito non proprio “a parametro zero”, in quanto, Agno ha continuato temporaneamente a pagargli il salario. Non sappiamo se questa provvisorietà duri ancora oggi… Ma poco conta.

Conta invece la nuova ‘sorpresa’ che si innesta sul ‘caso Memeo’, che non sta tanto nel raggiungimento di un accordo tra le parti, ma nei contenuti dell’accordo medesimo: il Comune di Agno pagherà infatti a Memeo circa un anno e mezzo di salario, fino a che il poliziotto raggiungerà l’età della pensione, e rinuncerà a qualsiasi sanzione nei suoi confronti. In più, Memeo è libero, nel frattempo, di trovarsi un altro lavoro.

Torniamo ora alla sentenza che ha annullato la nomina di Triacca. Per sostituire Fattorini, dopo aver aperto un concorso, il Municipio aveva puntato, appunto, su di lui, un agente dalla lunga esperienza in Cantonale. Ma un altro concorrente aveva ricorso contro la nomina.

Tornando alla sentenza del Tribunale amministrativo sulla nomina di Triacca, il nodo giuridico sta nella stesura del bando di concorso e nei requisiti richiesti per la funzione di comandante della Malcantone Est. Senza entrare nei dettagli, molto tecnici, secondo il Tribunale, il Municipio “scartando la candidatura del ricorrente per il motivo predetto, ha introdotto un criterio di selezione che non era stato preannunciato nel bando. Procedendo in questo modo è incorso in un uso scorretto del proprio potere di apprezzamento e in una violazione del principio della parità di trattamento”.

La nomina, secondo il Tribunale, è dunque da considerarsi illegittima. Insomma, oltre al danno, la beffa… Forse è davvero il caso di ripensare, dopo tutti i casini a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, a una riforma diversa e più coraggiosa delle polizie comunali, raggruppandole in quattro poli che facciano capo alle città.

emmebi



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