La decisione di uccidere l’animale perché, ha spiegato in una nota la Provincia, perché l’orsa era pericolosa per gli uomini. In particolare, il plantigrado, è stata ritenuta “responsabile di due aggressioni (la prima nel 2015, la seconda il 22 luglio scorso)”.
In questi mesi l’orsa - una bestia di 14 anni e 133 chili di peso - è stata monitorata con uno speciale collare e le prove raccolte dagli esperti, hanno dimostrato con certezza che fosse proprio lei l’autrice degli attacchi.
Inevitabile le polemiche innescate dall’abbattimento: “Puntualmente - ha scritto in una nota l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) - quello che avevamo pensato si è avverato, gli assassini hanno colpito ancora e ieri sera hanno ucciso KJ2. Invitiamo tutti gli italiani al boicottare da subito i prodotti trentini, e a disdire le vacanze o i soggiorni programmati nella provincia autonoma di Trento”.